Esercito shock, incidente mortale per sergente del Col Moschin: da brividi il saluto del Capo SME [FOTO]

Ancora un lutto per l’Esercito Italiano. Questa volta piangiamo la scomparsa di Sergio David Ferreri, parà incursore del 9° Col Moschin, morto tragicamente durante un’esercitazione. Aveva alle spalle diverse missioni in Afghanistan: da brividi il saluto del Capo SME. Ecco le foto.
«Ancora un lutto che colpisce la grande famiglia dell’Esercito italiano a cui va la mia sentita vicinanza». Così il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi dopo aver appreso «la triste notizia» della morte del paracadutista tecnico incursore, sergente Sergio David Ferreri, effettivo e in servizio presso il 9° Reggimento d’assalto paracadutisti ‘Col Moschin’. «In questa tristissima circostanza – conclude il sottosegretario – rivolgo un pensiero commosso alla famiglia e ai commilitoni di David».
IL SALUTO DELLE ALTE CARICHE

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, appresa la notizia del decesso del Sergente Sergio David Ferreri a seguito di un incidente durante un’attività addestrativa di aviolancio, esprime a nome dell’Esercito e suo personale “il più profondo cordoglio e sentimenti di vicinanza” ai familiari del sottufficiale.
Sergio David Ferreri, 32 anni, effettivo al 9° Reggimento Paracadutisti d’Assalto “Col. Moschin” di Livorno, aveva prestato servizio tra le forze speciali italiane in Afghanistan in due diversi turni di missione. Paracadutista esperto, aveva conseguito anche il brevetto americano di tecnica caduta libera nonché quello di paracadutista militare portoghese e spagnolo.
Anche il Ministro della Difesa Pinotti ha espresso il suo cordoglio per la morte del Sergente Ferreri: “Il Ministro della Difesa, Sen. Roberta Pinotti, appresa la notizia del decesso del Sergente Sergio David FERRERI, ha espresso ai familiari del militare e all’Esercito tutto, le proprie condoglianze e il sentimento di vicinanza della Difesa. La scomparsa del Sergente FERRERI nel corso di un’attività addestrativa aviolancistica, rappresenta una dolorosa perdita per i suoi cari e per la grande famiglia delle Forze Armate”.
L’INCIDENTE

Nel pomeriggio di ieri, nel cielo di Chiusdino, in provincia di Siena, arriva un C130 dell’aeronautica militare decollato da Pisa.
Secondo la ricostruzione riportata da Repubblica “cominciano i lanci di addestramento, una routine per i militari, del 9° reggimento Col Moschin di Livorno, sono gli incursori, uno dei corpi speciali dell’esercito italiano. Si tratta di giovani che hanno in genere alle spalle già diverse missioni. E’ così anche per Sergio David Ferreri, 32 anni, nato in Venezuela, è cresciuto a Vicenza. Il militare si lancia, il suo paracadute si apre, ma poi qualcosa va storto e va fuori zona, come se non fosse in grado di controllare la discesa. Subito arrivano i soccorsi: viene tentata una rianimazione, ma per il giovane sergente Ferreri non c’è più nulla da fare. Sul posto arrivano ambulanze e il magistrato della procura di Siena che ha aperto un’inchiesta sull’incidente, un’altra inchiesta è quella aperta dall’esercito”.
Sergio era tornato da Kabul appena da un anno e mezzo. Dopo aver schivato le pallottole dei talebani non è riuscito ad evitare la beffa del destino.
R.I.P. Sergio. E che la tua famiglia possa sentirti sempre vicino.
Cieli blu.