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LETTERA APERTA/ Lucio Pastore: “Ho fatto un sogno…un Molise virtuoso”

Ci scrive Lucio Pastore, medico del Pronto Soccorso di Isernia, regalandoci il sogno di un Molise virtuoso, dove i ragazzi scelgono di restare, dove gli avidi politici scompaiono di scena, dove le energie rinnovabili diventano realtà senza infiltrazioni criminali. “So che tutto questo è un sogno. Tuttavia, alcune volte, i sogni, per strade misteriose, diventano realtà.”

Nel momento in cui, guardandomi intorno, vedo una realtà che si sfalda nei suoi punti di riferimento, dove l’80% dei paesi sono a rischio di estinzione, dove i giovani, che costituiscono il futuro di un territorio, dopo essere stati formati, devono emigrare altrove, dove il clientelismo e il familismo, falsamente intesi come fondamento della politica, consumano in maniera avida le risorse della Regione, dove la Sanità non è il luogo in cui dare risposte ai bisogni di salute ma l’osso da spolpare per creare potere e ricchezza, minando alle basi il diritto alla salute, dove il territorio viene devastato da scelte scellerate ……. io ho fatto un sogno!

– Che all’improvviso un vento nuovo possa spazzare via l’inetta classe politico-amministrativa e che la gente si riappropri del proprio futuro.

– Che invece di continuare a cubare, l’edilizia si indirizzi sul recupero del patrimonio strutturale esistente finalizzandolo al consolidamento  statico, all’isolamento termico e al risparmio energetico, alla capacità di produzione di energie rinnovabili, alla capacità di raccolta ed utilizzo delle acque piovane, alla cablatura informatica per quelle aree che ne sono sprovviste.

Una operazione di questo tipo rimetterebbe in moto processi economici senza deturpare il territorio ma, anzi, rendendolo, probabilmente molto più attrattivo.

– Che si  sposti la produzione di energia verso le fonti rinnovabili nel rispetto delle peculiarità paesaggistiche del territorio, con impianti (eolici, fotovoltaici, a biomassa) medio-piccoli, distribuiti su tutta la Regione, con la promozione di un’imprenditoria diffusa,  finalizzata a far partecipare anche la collettività agli investimenti in tale settore, con la capacità di coniugare agricoltura e produzione energetica, con la gestione integrata dei boschi e la diffusione degli stessi per combattere il fenomeno delle frane.

Un serio piano di investimenti pubblici e privati porterebbe, infatti, alla creazione di molti posti di lavoro qualificati.

– Che si sviluppi un’agricoltura ed una zootecnia biologica, con la possibilità di controllo e certificazione dei prodotti, al fine di creare un marchio regionale, con accordi di filiera (latte, formaggi, pasta, carne, pane, ecc.) che garantiscano un adeguato livello di prezzo alle materie prime agricole locali e che consentano alle stesse di essere trasformate localmente e promosse sia sul territorio nazionale che su quello estero e con la partecipazione diffusa al rischio imprenditoriale con la cooperazione dei diversi attori: agricoltori, allevatori, industria di prima trasformazione.

– Che si incrementi o recuperi la tradizione artigianale con nuovi innesti sia tecnologici che estetici.

– Che si promuova lo sviluppo di un industria ricollegata a tutte le attività produttive prima descritte.

– Che si favorisca la crescita della coscienza critica, specie delle nuove generazioni. A tal fine è fondamentale investire molto nella Scuola e nell’Università, coinvolgendo e motivando il corpo docente per individuare i giusti percorsi didattico-formativi. Un territorio che non cura e non trattiene con opportunità formative e lavorative i propri giovani è destinato a morire per consunzione.

– Che la Sanità ritorni ad essere il luogo dove si danno risposte ai bisogni di salute, e non altro, senza sprecare risorse.

– Che si promuova un ciclo dei rifiuti virtuoso, prima che scoppino emergenze ambientali, con la riduzione della produzione degli stessi e l’attivazione della raccolta differenziata capillare su tutto il territorio.

So che tutto questo è un sogno. Tuttavia, alcune volte, i sogni, per strade misteriose, diventano realtà.

Spero che questo accada.