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Processo Eco4: “Cosentino si interessava di numerosi affari legati ai casalesi”

«Interessato alla realizzazione di aeroporto e porto. Me lo riferì il figlio di Francesco Schiavone».

 

Dall’interessamento per l’apertura dell’aeroporto di Grazzanise fino all’ampliamento del porto del villaggio Coppola, a Castel Volturno: di questo si sarebbe occupato Nicola Cosentino, fino al 2009, stando al pentito del clan dei Casalesi Francesco Della Corte, di Villa Di Briano, ex killer accusato del triplice omicidio Papa-Minutolo-Buonanno, commesso nel maggio del 2009.

Della Corte è stato ascoltato questa mattina come teste d’accusa nel processo a carico dell’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Le informazioni sull’interessamento di Cosentino in questi due “affari” sarebbero stati riferiti a Della Corte direttamente dal figlio del boss Francesco Schiavone detto “Sandokan”, Nicola.

Ma Della Corte ha anche riferito che il legame tra il clan che voleva controllare la realizzazione delle due opere e Cosentino era frutto di una sua supposizione, avendo il clan “portato” (sponsorizzato) alle elezioni l’ex deputato di Casal di Principe.

Oggi, lunedì, Cosentino non si è presentato nell’aula di giustizia del tribunale di Santa Maria, dove si è svolta una delle udienze del processo denominato Eco 4. Ma dall’interrogatorio di Della Corte è emerso anche un particolare relativo alla detenzione di Della Corte nel carcere di Carinola, allorquando un calabrese gli chiese di incontrare Cosentino per riferirgli di documenti che potevano servire a Silvio Berlusconi.

“Io poi venni trasferito – ha detto Della Corte ai giudici, collegato in videoconferenza – e non se ne fece più niente, ma lui mi parlò anche che avrebbe provato a contattare l’onorevole Leone se non fosse riuscito con Cosentino”.