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Videomessaggio, Berlusconi contro tutti. E annuncia il ritorno di Forza Italia

Berlusconi sostiene che non è il seggio a fare un leader politico e che lui ci sarà anche da decaduto, e quindi fuori dal parlamento. Per Mediaset si definisce innocente e pronto a riaprire i giochi in Italia e in Europa. E sulla magistratura: è un ordine in grado di condizionare il potere legislativo. Rilanciando Forza Italia sostiene invece: è il partito dell’amore che vince sull’odio della sinistra. Quella stessa coalizione della quale si è vantato di aver impedito il potere politico assoluto dopo la stagione del 1992-1993. 

 

Silvio Berlusconi non ritirerà la fiducia al Governo. E’ quanto emerge dal videomessaggio diffuso dal Cavaliere alle 18 trasmesso integralmente dai tg mediaset. Rai e La 7 hanno ne hanno voluto conoscere prima il contenuto e poi decidere il da farsi. La Rai alla fine ha deciso di trasmetterlo alle 18 su Rainews 24. Tgcom 24 lo ha trasmesso in diretta durante l’avvio del telegiornale della stessa ora.

Studio Aperto lo ha invece trasmesso alle 18.30 in apertura del tg, mentre il Tg4 lo ha dilazionato dall’inizio dell’edizione delle 19 per dilungarsi nella parte finale e sconfinare alle 19.55. Il video, analizzato dai tg, non contiene alcuna dichiarazione di guerra al governo Letta: l’ex capo del governo continua quindi a fare il “responsabile”, perché aprire adesso una crisi significherebbe assumersi la responsabilità di una rottura con conseguente danno d’immagine per il Pdl. Berlusconi ha però ribadito che lui non molla, resterà il capo del centrodestra e il governo Letta deve andare avanti.

Decadenza o no rimarrò al vostro fianco– è il messaggio di Berlusconi- rilancerò il progetto di Forza Italia”. Questo il messaggio principale che ha voluto inviare.

Poi ha continuato: “Siamo in una crisi economica senza precedenti. Il peso dello Stato e della spesa pubblica è eccessivo. Occorre imboccare la strada maestra del liberalismo. Più stato, meno spesa pubblica, meno tasse. Con la sinistra avverrebbe il contrario. I nostri ministri puntano a un vero rilancio dell’economia contro il bombardamento fiscale che colpisce le nostre famiglie”.  Una frase che la dice lunga sulla volontà di Silvio Berlusconi di mantenere vivo il Governo Letta e continuare quindi anche a usare l’arma del ricatto dell’appartenenza alla maggioranza.

Quella maggioranza che lui stesso ha definito “non vera per effettuare la riforma della Giustizia”. E da questo punto in poi per oltre cinque minuti, quello che il Cavaliere ha definito “un messaggio d’amore” è diventato una vera e propria dichiarazione di guerra ai magistrati.

In Italia non vi è più la certezza del diritto – ha incalzato-  siamo una democrazia dimezzata, dove una magistratura totalmente politicizzata e immune si è trasformata da ordine dello Stato in un contropotere in grado di condizionare il potere legislativo”.

In scena poi nuovamente il feuilleton della guerra dei venti anni. Lo stesso recitato anche prima e dopo la condanna per il processo Ruby.

“Questa magistratura dopo aver eliminato nel 92- 93 i partiti della prima Repubblica – ha continuato-  credeva di aver spianato il potere al centrosinistra. Non ci  è riuscita perché io DSilvio Berlusconi sono intervenuto e gliel’ho impedito. Per venti anni hanno frugato ignobilmente nel mio privato, hanno messo a rischio le mie aziende, hanno messo a rischio il mio patrimonio riconoscendo un valore risarcitorio di cinque volte superiore ai miei averi (il riferimento chiaro è alla condanna pecuniaria relativa al Lodo Mondadori) consegnandoli ad un imprenditore vicino alla sinistra”.

E’ poi arrivata la sua dichiarazione di innocenza in merito all’unica condanna definitiva ora ricevuta, quella del processo Mediaset.

Dopo 41 processi conclusisi senza alcuna condanna tentano di chiudermi alla politica  – evidenzia – con una sentenza che potrebbe non essere definitiva perché mi batterò in Europa e in Italia per la revisione. Hanno rifiutato di ascoltare più di cento testimoni a mio favore. Ci hanno negato l’esistenza di reali poteri di gestori di Mediaset. Sfiorando il ridicolo mi hanno condannato a quattro anni di reclusione per una presunta ed inesistente evasione. Una condanna ricevuta da me che ho versato dieci miliardi di euro allo Stato italiano”.

Confermati quindi il ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo e anche quello dei due cittadini elettori che chiedono l’annullamento della sentenza della Corte di Cassazione.

Venti anni fa sono sceso in campo per un paese che amavo – dichiara ancora Berlusconi – Lo amo ancora nonostante questa sentenza paradossale. Non ho commesso alcun reato, sono innocente, assolutamente innocente. Ho dedicato la seconda parte della mia vita al bene comune, sono convinto di aver fatto del bene all’Italia. Sto pagando un prezzo altissimo, ma ho l’orgoglio di aver negato l’ascesa al potere della sinistra dell’invidia, del risentimento e dell’odio. Adesso insistono per togliermi di mezzo con un’aggressione scientifica visto che non sono stati capaci con lo strumento della democrazia”.

E poi,come un cane ferito nell’orgoglio,  ma con la faccia di uno che non si arrende e crede di riuscire a tenere in mano il potere per sempre chiede all’Italia di dargli ragione.  E di reagire contro il potere della sinistra aderendo al suo progetto di Forza Italia.

Chiedo a tutti di reagire contro questa sinistra e l’uso della giustizia a fini politici. Non vogliamo e non possiamo permettere che l’Italia resti chiusa nel tritacarne della giustizia. Se ti arriva addosso entri in un girone infernale da cui è difficile uscire. Italiani onesti reagite, protestate. So quanto sia motivata la vostra sfiducia contro questa politica, un qualunquismo fatto di liti tv. Noi tutti per questo ci dobbiamo occupare della politica. Se è sporca bisogna occuparsene sennò è la politica che si occupa di te”.

Eppoi in un’interpretazione surreale è lui a chiedere all’Italia di reagire e di indignarsi

 “E’ arrivato il momento di indignarci e farci sentire. Tutti devono sentire il dovere di impegnarsi e farsi sentire. Per questo è il momento di prendere in mano la bandiera di Forza Italia. L’Italia delle donne e degli uomini che vogliono restare liberi. E’ il partito dell’amore che vince sull’odio. Forza Italia è l’ultima chiamata prima della catastrofe. Per coloro che sentono che la nostra libertà è in pericolo. Sarà un movimento degli elettori e dei cittadini. Solo con una vera e autonoma maggioranza si può fare il bene dell’Italia per liberarci dall’oppressione fiscale e burocratica. Per questo ti dico scendi in campo con Forza Italia per essere messaggero di pace”.

Eppoi ribadisce che ogni persone responsabile ha il dovere di occuparsi del nostro comune destino. E poi sottolinea che, decaduto o no, sarà al fianco dei cittadini.

Sarò sempre con voi al vostro fianco. Decaduto o no. Non è il seggio a fare la politica ma il consenso popolare anche se cercheranno di eliminare il leader dei moderati con la privazione della sua libertà personale. Sono convinto che mi state dando ragione e che saprete rispondere al mio appello che è una testimonianza di amore verso l’Italia. Forza Italia, viva l’Italia. La libertà è l’essenza dell’uomo che Dio ha voluto libero”