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Deputato Pd italo-marocchino nella bufera: sponsorizza video rap che inneggia a violenza e terrorismo

Khalid Chaouki, il deputato italo-marocchino del Partito Democratico, finito nell’occhio del ciclone

Se Alessandro Di Battista del M5S dice di voler comprendere le ragioni dei terroristi dell’Isis scoppia uno scandalo nazionale. Se un deputato italo-marocchino del Pd partecipa in un video rap che inneggia a violenza e terrorismo a scandalizzarsi sono solo i “fascisti” del web. Ecco chi è l’onorevole finito nell’occhio del ciclone.

Quando Alessandro Di Battista ha detto di comprendere le ragioni terroristiche dell’Isis, è stato travolto dalle polemiche e massacrato dai giornaloni nazionali per giorni.

E gli stessi giornaloni che si erano indignati per la presunta “apertura” di Di Battista all’Isis sono rimasti in silenzio di fronte al deputato italo-marocchino del Pd, Khalid Chaouki, che ha partecipato in un video rap che inneggia a violenza e terrorismo.

A parte alcuni “facinorosi” del web, che si sono scagliati contro il democratico onorevole democratico, la notizia è passata sotto silenzio.

IL VIDEO E IL TESTO “INCRIMINATO”

Khalid Chaouki ha fatto la comparsa nel video del rapper Amir Issaa

Ha recitato il ruolo del preside severo, che punisce – umiliandolo – il bambino italiano reo di aver scritto sul muro.

Il testo di Amir, come tanti suoi colleghi rapper, è molto forte e non lascia spazio a fraintendimenti. 

“I miei fratelli sono afro fieri, maghreb e cinesi, filippini con i piedi qua e il sangue da altri paesi, chi ha la madre che lavora nelle case di ignoranti che abbandonano le loro sole in braccio alle badanti.

Gente stupida rimasta ancora al medioevo, li sveglio di notte sono l’incubo dell’uomo nero e se il futuro è il nostro lo vogliamo in esclusiva, stanchi di elemosinare diritti e metterci in fila

Da Palermo a Torino scoppierà un casino, se l’Europa è un altra storia se Roma non è Berlino, è la paura di qualcosa che ormai vive qua vicino e non ti salverai in Padania non esiste in nessun libro

Non sono un G2 Italiano col trattino, una fiat uno col bazooka sul tettino è la storia di un normale cittadino impazzito era clandestino adesso è un assassino.”

Ora, il punto non è ciò che canta Amir, la libertà di pensiero ed espressione è sacra e non va censurata.

Ma certamente è inopportuno che un deputato della repubblica italiana partecipi, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, a un video di questo tipo.

E che vada poi a pontificare su tutte le televisioni nazionali come se niente fosse.