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LABORATORIO MOLISE/ Mario Pietracupa in Pole per il dopo Iorio

di Alessandro Corroppoli

“L’unione dei moderati auspicata da Iorio in un recente dibattito nazionale è in atto nel laboratorio Molise. Importanti settori del centrodestra e del centrosinistra sono pronti a confluire sotto la mai sepolta bandiera scudocrociata e creare così quel terzo polo che più volte in questi mesi è stato abortito. Ma per riuscire nell’impresa Iorio e i suoi commensali di destra e sinistra hanno bisogno di tempo almeno sino al 2013. Ed ecco allora che bisogna tutelare Iorio, in qualsiasi modo, sino al 2013 quando si potrebbe tornare alle urne in concomitanza con le “Politiche nazionali”. Concludevamo così un articolo di qualche settimana addietro ed oggi, dopo le nomine di Mario Pietracupa (Adc) come Presidente del Consiglio Regionale e Antonio Di Rocco (Dc) come Presidente dello stabilimento saccarifero del Molise, l’ipotesi di un unione dei moderati prende sempre più corpo.

“La politica democratica però, dipendendo dalla continua approvazione degli elettori, fa fatica ovunque ad adottare una “vista lunga” ed a perseguire quegli indirizzi, vantaggiosi per la comunità, che possono contrastare l’ottenimento del consenso nel breve. Tante cose sono ormai cambiate e la politica sembra più una parte del problema che la soluzione. In un simile contesto è ipotizzabile che tutto sia destinato a cambiare; forse anche i Partiti e le alleanze cosi come li abbiamo conosciuti finora.  Il tempo e la realtà imporranno inevitabilmente delle novità e dei cambiamenti in entrambi gli schieramenti”. Così Michele Iorio in uno dei suoi passaggi de le linee programmatiche. Ma cosa accade nelle segrete stanze del nuovo Laboratorio Molise?

Partiamo dalla fine ovvero dalla nomina del segretario regionale della Dc Antonio Di Rocco, conosciuto come Alì e i 40 trattori, in qualità di Presidente dello Zuccherificio del Molise. La sua nomina non è avvenuta per caso e soprattutto non è stata una scelta dell’ultimo momento, anzi.

Torniamo con la memoria a qualche mese addietro quando nel pieno delle composizioni delle coalizioni e delle liste dei partiti in basso Molise c’era un trio di democristiani – Remo Di Giandomenico, Emilio Orlando e Antonio Di Rocco che era in procinto di formalizzare una lista di centro per appoggiare Paolo Frattura o quantomeno sfavorire l’attuale Michele Iorio. Come tutti ricorderanno dei tre moschettieri scudocrociati dei tribunali si persero le tracce perché il Michelone nostrano riuscì a rompere il patto dei nostri riportando dalla sua parte Alì con i suoi 40 trattori al quale promise il posto lasciato vacante dall’altro vate di Montenero di Bisaccia Domenico Porfido che pur di non aver più nulla a che fare con Remo Perna e gli amari problemi economici dello zuccherificio decise di candidarsi nelle liste del Pdl ben sapendo  che avrebbe avuto poche possibilità di elezione. Ufficialmente Antonio Di Rocco viene designato il 13 dicembre scorso anche se il comunicato ufficiale è stato formalizzato solo qualche giorno dopo.

L’altro tassello è l’attuale Presidente Mario Pietracupa esponente di spicco dell’Adc sia a livello regionale (ne è il segretario) sia a livello nazionale dove è il secondo di Pionati. Ma soprattutto Mario Pietracupa è il cognato di Aldo Patriciello l’altro uomo forte del Pdl regionale.

In una recente intervista, a margine della sua nomina a Presidente del Consiglio, così dichiarava in merito al suo ripensamento al ‘Mai più con Michele Iorio’: “ … solo gli sciocchi non cambiamo mai idea”, e l’idea era inerente al primo piano di rientro dal debito sanitario, proposto dal Commissario Iorio, il quale non prevedeva finanziamenti alle strutture sanitarie private (Mario Pietracupa è uno degli amministratori di Neuromed).

Oggi le carte in tavola sono cambiate: è cosa risaputa che l’Aldo di casa stia lavorando  pancia a terra negli uffici romani del Pdl affinché il Mario suo possa essere l’uomo nuovo per il centrodestra molisano.

In quest’ottica va vista anche la scelta di Pietracupa, e non nomina, a presiedere lo scranno più alto di via IV° Novembre: un ruolo istituzionale che permetterebbe di “non sporcarsi le mani” nel dibattito politico regionale ma soprattutto un ruolo che gli  consentirebbe tanta visibilità ma anche dialogo con tutte le forze dell’arco politico regionale.

Quindi Mario Pietracupa sarebbe l’uomo giusto per mettere fine alla diaspora democristiana molisana. Un uomo dai toni pacati tanto da indurre indirettamente (?) Michele Iorio a far rilasciare dichiarazioni pacate e accomodanti verso la minoranza, di tutela e protezione verso le istituzioni, di buon padre di famiglia verso i giovani e i cittadini molisani in genere: un nuovo patto sociale economico e politico.

Ma ovviamente affinché il sogno di Aldo Patriciello di vedere suo cognato Mario Pietracupa candidato presidente per il centrodestra occorra che si avverino almeno tre situazioni:

  Già in primavera il Tar (prima decade di aprile), nelle sezioni dove sono state segnalate incongruenze,  darà un primo segnale importante verso la sentenza decisiva del 17 maggio;  

La tenuta del Governo Monti. Berlusconi è stato molto chiaro: ”Monti sia umile. Il mio sostegno è a tempo” (18 dicembre). Ma anche lo stesso Bersani: ”Il nostro orizzonte sono le elezioni” (17 dicembre). E, stando al parere di tanti esperti economisti l’attuale manovra avrà bisogno di un’ulteriore ritocco proprio a primavera e non è detto che l’attuale governatore Monti possa ricevere un’ulteriore fiducia. L’eventuale ritorno alle urne permetterebbe a Michele Iorio di puntare ad un ritorno in Parlamento per chiudere una carriera di altissimo livello;  

L’annullamento delle elezioni e il ritorno al voto nel prossimo autunno, per via del ricorso del centrosinistra il 17 maggio prossimo.

Ricapitolando il quadro e mettendo insieme i pezzi otteniamo che Michele Iorio dall’interno del Pdl tenta la ricostruzione di quella che fu la balena bianca. I vari Di Rocco, Pietracupa, Luigi Velardi ma anche Vincenzo Niro senza tralasciare pezzi importanti e Alternativ@ del centrosinistra stanno confluendo in quello che dovrebbe essere il prodotto finale del laboratorio Molise non un terzo polo ma una federazione centrista e moderata, a cui potrebbe aggregarsi anche Antonio Chieffo che già nel recente passato è stato coinvolto in queste trame, tutta interna al centrodestra che esprimerebbe il candidato Presidente.