Quando Riina diceva: “Ammazziamo Berlusconi”. Silvio ha tradito? E chi è il nuovo cavallo di Cosa Nostra?
Quando Totò ‘U Curtu apre bocca c’è solo da prendere appunti e cercare di interpretare quanto dice. E quella volta che – come riporta Liberoquotidiano – fece sapere al mondo di voler ammazzare Berlusconi forse voleva intendere che B. politicamente è finito e bisogna trovare un altro cavallo. Quali sono i patti rotti da Silvio? E chi è il nuovo cavallo su cui puntare?
“Appena sono fuori lo ammazziamo”. Totò Riina in una intercettazione ambientale nel carcere di Opera discute col suo vicino di cella Alberto Lo Russo e svela il suo piano per uccidere il Cav. Il 6 agosto scorso Riina chiede a Lorusso cosa dicono i telegiornali di quel “buffone” di Berlusconi. Il boss pugliese risponde che a Roma “stanno vedendo come fare per salvarlo “. E a questo punto Riina si lancia in un’altra delle sue invettive: “Noi su Berlusconi abbiamo un diritto: sapete quando? Quando siamo fuori lo ammazziamo”. E subito dopo: “Non lo ammazziamo però perché noi stessi non abbiamo il coraggio di prenderci il diritto”.
“Se lo merita” – Poi rispondendo alle parole di Alberto Lorusso, che lo aggiorna sulle ultime notizie su Berlusconi, il capomafia di Corleone scuote la testa e dice: “se lo merita, se lo merita. Gli direi io ‘ma perché ti sei andato a prendere lo stalliere? Perché te lo sei messo dentro?”. Secondo gli investigatori, Riina fa riferimento a Vittorio Mangano, lo stalliere di Arcore, condannato per mafia, morto qualche anno fa. Sempre parlando di Mangano, Riina in quella stessa conversazione, parte della quale omissata dai magistrati della Dda, aggiunge poi: “Era un bravo picciotto (uomo ndr). Mischino (poverino ndr), poi si è ammalato ed è morto”.
“Barbarella” – Infine il boss dei boss ne ha pure per la figlia del Cav, Barbara Berlusconi: “Min… Barbarella, Barbaretta, sta Barbarella è potentosa come suo padre, perché si è messa sotto quello li’… Lui era un potente giocatore e non ha potuto giocare più, lui dice che vuole venire di nuovo”. Insomma a quanto pare dalle intercettazioni pubblicate da Repubblica, il “Padrino” vuole la testa di Silvio e anche la “famiglia Berlusconi” pare essere nei pensieri del boss. Eppure i grillini in Parlamento hanno chiesto che al Cav venga revocato il servizio di sicurezza. Per fortuna la richiesta dei pentastellati non è stata accolta. Sarebbe stato un assist perfetto per i piani di Riiina.