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24 Novembre 2014: chi ha perso e chi ha vinto. Ecco la lucida analisi dell’Istituto Cattaneo

 

Il Partito democratico perde consensi sia rispetto alle europee del 2014 che alle precedenti regionali (con l’eccezione della Calabria). Forza Italia subisce un tracollo in voti assoluti in entrambe le regioni. Il Movimento 5 stelle perde significativamente rispetto alle europee (ma avanza in Emilia-Romagna rispetto al 2010). La Lega Nord raddoppia il proprio consenso rispetto alle europee del 2013, ma cede un quinto dei voti rispetto al picco del 2010. Quindi: chi ha vinto? E chi ha perso? Ecco l’analisi a cura di Gianluca Passarelli, pubblicata per l’Istituto Cattaneo.

L’Istituto Carlo Cattaneo di Bologna ha effettuato alcune elaborazioni dei risultati del voto appena conclusosi per determinare in che misura il Partito democratico, il Movimento 5 stelle, Forza Italia e la Lega Nord abbiano riscosso maggiori o minori consensi rispetto alle precedenti elezioni regionali (2010) ed europee del giugno 2014. In particolare, questa analisi focalizza sulla variazione del numero assoluto di voti ricevuti dai maggiori partiti.

L’analisi mostra che il Partito democratico (Pd), in Calabria ha perso molti consensi rispetto alle recenti elezioni europee del 2014 (–82.711), pari a una contrazione di circa un terzo dei consensi ricevuti da Matteo Renzi lo scorso giugno (–30,9%). Tuttavia, il Partito democratico ha significativamente incrementato i voti rispetto alle analoghe regionali del 2010 (22.944) pari al +14,1%. In Emilia-Romagna la perdita di consensi da parte del Pd è stata ancora più netta, con una contrazione pari a oltre la metà dei voti ricevuti alle consultazioni europee (–55,9%), ossia –667.283 voti, e di quasi quattro elettori su dieci rispetto alle omologhe elezioni regionali del 2010 (–37,6%) (–322.504).

Il Movimento 5 stelle (M5s) in Emilia-Romagna ha perso due terzi dei propri consensi (– 64,1%) rispetto alle elezioni europee del 2014 (pari a –284.480 voti), mentre è cresciuto (+25,9) in numero di voti assoluti se il confronto avviene con le elezioni regionali del 2010, allorché il M5s si presento per la prima volta e ottenne comunque un buon risultato, sia di lista sia del candidato presidente, pari a un aumento di circa 30.000 voti. Viceversa in Calabria il Movimento 5 stelle ha subito un tracollo pari a oltre i tre quarti dei consensi ricevuti nelle europee (–76,3%) pari a –124.369 voti.

Il voto per la Lega Nord, presente con la propria lista solo in Emilia-Romagna, ha visto crescere significativamente i propri consensi, raddoppiando il numero di voti delle recenti europee (+100,6%), ossia una crescita di +117.45 voti. Tuttavia, se consideriamo il dato delle elezioni regionali del 2010, allorché la Lega Nord ottenne il massimo storico in regione in termini di percentuali (13,7%), si registra una considerevole contrazione pari a circa un quinto del consenso ottenuto in quella occasione (–19,1%).

Il risultato di Forza Italia alle elezioni regionali è nettamente negativo in entrambi i contesti in cui si è votato. In Calabria il partito di Silvio Berlusconi ha perso circa quattro elettori su dieci rispetto alle consultazioni europee (–38,0%) ossia una riduzione di 51.048 voti, e addirittura una riduzione di due terzi dei consensi che ottenne nel 2010 (–66,5%) pari a –175.952 voti. In Emilia-Romagna la debolezza di Forza Italia è stata ancora più netta: ha perso il 63,1% dei voti che aveva nel 2014 alle elezioni europee, ossia un decremento di 171.473 voti, mentre nel confronto con il 2010 la riduzione è stata di oltre l’80%, con una diminuzione in voti assoluti di 417.630 unità.