La crisi economica? Per la Regione Molise non esiste!
Mentre il Governo nazionale sancisce la riduzione del 20% del numero dei consiglieri regionali, il Consiglio Regionale in Molise che fa? Brunetta la chiamerebbe “elite di merda”.
In tempi di crisi economica e occupazionale, in Molise ci si appresta ad aumentare il numero dei consiglieri regionali, in barba alla palese necessità di riduzione della spesa pubblica.
Infatti, mentre il Governo nazionale sancisce, con un emendamento della finanziaria 2010, la riduzione del contributo ordinario di base agli enti locali con conseguente riduzione del 20% del numero dei consiglieri regionali, il Consiglio Regionale in Molise ha approvato una norma del nuovo Statuto, con cui si porta il numero dei consiglieri da 30 a 32.
Evidentemente 30 consiglieri e 8 assessori erano pochi per 280.000 abitanti.
Non è tutto. Nei mesi scorsi la maggioranza consiliare ha approvato l’istituzione di ben 8 Commissioni Speciali, che andranno a gravare sulle esangui casse regionali, mentre non cessa minimamente il ricorso alle consulenze esterne, per cui la Regione sborsa fino a 8 – 9 milioni di Euro l’anno.
Il deficit sanitario della Regione Molise è abbondantemente fuori da parametri di stabilità ammessi dalle leggi di bilancio ed ammonta a circa 100 milioni di Euro. Un deficit accumulato proprio negli ultimi 8 anni di governo dell’attuale Presidente Michele Iorio.
Il commissariamento della sanità molisana è stato inevitabile, ma provate ad indovinare chi è stato nominato commissario speciale lo scorso luglio? Proprio lui, il Presidente Iorio. Come si suol dire, oltre al danno la beffa.
Ed ecco che in una Regione che non cresce né demograficamente né economicamente, in cui le risorse per lo sviluppo regionale verranno impiegate per tentare di coprire il deficit sanitario, la chiusura delle aziende è all’ordine del giorno, le infrastrutture mancano e l’occupazione è al minimo, la preoccupazione del Governo regionale è quella di ingrandire la torta affinché altri privilegiati possano gustarne le prelibatezze. Totò avrebbe detto “e io pago”.
Chissà invece cosa direbbe il Ministro Brunetta, a cui tanto piace parlare di “elite di merda”, se sapesse, o non fingesse di ignorare, che dalle nostre parti la casta si concede questo lusso. E invece Renato Brunetta dorme.
E poi dicono che in Molise non si trova lavoro.