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Come non farsi fregare dalle banche: confessione choc di un ex squalo della finanza [VIDEO]

Come non farsi fregare dalle banche, la confessione choc di Vincenzo Imperatore

Vincenzo Imperatore, ex squalo della finanza, ha deciso di vuotare il sacco e svelare i segreti del sistema bancario: “Ecco come non farsi fregare”.

È la prima volta che un ex manager bancario racconta tutto. E lo fa in un libro “Io so e ho le prove”, edito da Chiarelettere.

Vincenzo Imperatore è stato per vent’anni nelle direzioni operative di alcuni tra i più blasonati istituti di credito italiani. Prima e dopo la crisi economica. La sua testimonianza svela i segreti, le strategie e i maneggi delle banche a danno del correntista.

I costi eccessivi caricati sui conti correnti (“almeno il 20 per cento di quello che il correntista paga non dipende dal tasso d’interesse”, scrive Imperatore).

La moltiplicazione delle commissioni. Il ricatto psicologico dietro le richieste di rientro. L’anatocismo e l’usura. Le cosiddette manovre massive, aumenti quasi impercettibili dei tassi che più del 90 per cento dei correntisti non vede e che producono incassi d’oro per gli istituti.

Le procedure di calmierazione reclami per i clienti che si accorgono di movimenti strani sul conto e minacciano di chiuderlo (“Noi lo chiamavamo sistema 72H”, ricorda Imperatore).

Le tecniche per piazzare un diamante, una polizza assicurativa o un derivato (“Ci garantivano una redditività enorme”). E ancora centinaia di irregolarità e leggerezze nella redazione dei contratti. Questo libro rappresenta uno strumento utile dalla parte del correntista.

Le banche sono abituate a non scontare la pena, e non risarciscono. Al limite restituiscono per ricominciare la volta dopo. Però temono il danno reputazionale”.

Parola di esperto che garantisce che con gli istituti di credito servono preparazione, attenzione e nessuna remora nel denunciare.

In un’intervista rilasciata a Liberoquotidiano, Imperatore ha spiegato gli ultimi avvenimenti: “La vicenda delle quattro banche è solo la punta dell’iceberg. Ci sono migliaia di morti indiretti che detengono azioni di istituti non quotati che sono carta straccia; per le banche quotate magari ci perdi, ma un acquirente comunque lo trovi. Il mercato è il primo controllore”.

Cosa succederà ora? È sempre Imperatore a spiegarlo, con un aneddoto: “Sa cosa mi ha detto il direttore di Banca Popolare Etica, un istituto piccolo e sano con 18 sportelli? “Il sistema bancario – cioè noi – ha salvato quattro banche che sono l’1% del sistema stesso. A me personalmente questa cosa è costata 1 milione. Non so se il prossimo salvataggio lo reggo”. Capisce? A questo punto, per paradosso, meglio che le banche scoppiate per malagestio falliscano, come in America”.

La Ue ci accusa di aiuti di Stato, ma la Germania ha messo più di 400 miliardi per salvare le sue banche. “Vero. Ma ci si dimentica che la Merkel ha costretto le banche aiutate a prestare i soldi per le imprese del territorio”. In termine tecnico si chiama Funding for lending e anche in Inghilterra funziona benissimo.

Appunto. Provi a parlarne in Italia...”.