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Al Qaeda è più forte di prima: il nuovo capo è Hamza Bin Laden

Incredibile ma vero, anche l’organizzazione terroristica Al Qaeda funziona come una qualsiasi famiglia mafiosa, dove il potere si tramanda di padre in figlio. A voler essere sinceri, lo stesso accade in Italia nei più svariati settori della vita pubblica, dove il posto si eredita…

Hamza Bin Laden, 28 anni, figlio di Osama e nuovo capo di Al Qaeda
Hamza Bin Laden, 28 anni, figlio di Osama e nuovo capo di Al Qaeda

Al di là di quelle che potrebbero sembrare semplici provocazioni, e non lo sono, resta un fatto, acclarato da chi continua a investigare su Al Qaeda.

Hamza Bin Laden, oggi ventottenne, vuole vendicare la morte del padre e si è messo in testa di guidare l’organizzazione, per rivitalizzarla e portarla ai fasti di un tempo.

Gli ultimi documenti declassificati su Al Qaeda

Nelle scorse ore sono stati declassificati i documenti sequestrati nel covo di Osama la notte del raid in cui fu ucciso. Era il 2 maggio 2011, una data passata alla storia per aver chiuso un’epoca.

Tra i documenti sono spuntate anche delle lettere personali scritte da Hamza a Osama, da cui si evince la voglia di vendicare la morte dell’adorato padre.

Questa è la conclusione a cui è giunto Ali Soufan, l’ex agente dell’FBI che ha guidato – in prima linea – la lotta ad Al Qaeda e la caccia a Bin Laden.

L’uomo ha rassegnato le dimissioni dal Bureau nel 2005, dopo aver pubblicamente attaccato la CIA per non aver condiviso le informazioni di intelligence con lui, aspetto questo che avrebbe potuto prevenire ed evitare gli attentati dell’11 settembre.

Ali Soufan, ex agente FBI
Ali Soufan, ex agente FBI

Oggi Ali Soufan guida il Soufan Group, un’azienda che fornisce servizi di intelligence e sicurezza a governi e multinazionali.

Ma subito dopo il raid in cui Osama è stato ucciso, Ali Soufan ha avuto modo di esaminare quei documenti (oggi declassificati). Ha parlato del contenuto durante una intervista con Holly Williams, che andrà in onda il 14 maggio sulla Cbs, durante il programma 60 Minutes Sunday.

Il nuovo capo di Al Qaeda è Hamza Bin Laden

Le parole di Ali Soufan lasciano poco spazio ai dubbi:

Hamza oggi ha 28 anni e ha scritto quelle lettere quando ne aveva 22 e non vedeva il padre da diverso tempo. Gli scrive che “ricordo ogni tuo aspetto, ogni sorriso che mi hai dato, ogni parola che mi hai detto. Mi considero forgiato in acciaio: il percorso della jihad per amore di Dio è quello che viviamo.


Sul sito del Direttore dell’Intelligence americana potete consultare tutti i documenti declassificati su Osama Bin Laden.
Troverete anche la lettera (in versione inglese e in arabo) di Hamza al padre.

Il potenziale di Hamza come leader è stato riconosciuto anni fa, quando era ancora un ragazzo, dice Soufan.

Il bambino è stato usato in video propagandistici, a volte con un fucile.

Osama Bin Laden con il figlio Hamza, all'epoca dodicenne
Osama Bin Laden con il figlio Hamza, all’epoca dodicenne

Era un ragazzo poster per Al Qaeda e per tutti i membri indottrinati con questi video. Significa molto per loro.

L’intelligence statunitense ha già definito Hamza un “terrorista globale“, la stessa classificazione che una volta aveva suo padre.

Pronuncia i discorsi come se fosse suo padre, usando le frasi e la terminologia usata da Osama bin Laden.

Negli ultimi due anni Hamza ha registrato quattro messaggi audio, con l’obiettivo dichiarato di ispirare e unire il movimento jihadista.

L’ex agente Fbi Soufan commenta così queste azioni:

Sta dicendo sostanzialmente:” Popolo americano, stiamo venendo e ci sentirai, e ci vendicheremo per quello che hai fatto a mio padre …per l’Iraq …per l’Afghanistan “… Tutto è incentrato sulla vendetta.

Al Qaeda oggi è più forte che in passato

Il problema vero è che Al Qaeda sembra aver recuperato tutto il suo potere. Anzi, secondo Soufan è addirittura molto più forte di prima.

Ha punti di appoggio in circa una dozzina di paesi ed ha ricominciato a crescere grazie alle rivolte scoppiate durante la Primavera Araba, che ha destabilizzato i regimi e creato un vuoto di potere.

Si stima che solo in Siria abbiano circa 20.000 seguaci, molti in controllo delle città e dei villaggi.

Alcuni gruppi evitano di associare il loro nome a quello di Al Qaeda per non attirare l’attenzione da parte dell’Occidente e ottenere il sostegno locale. Ma sono affiliati Al Qaeda.