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2 milioni in nero, barche, jeep e 18 conti in banca: le ricchezze del “povero” Galan e della moglie

Quando i magistrati di Venezia si sono trovati di fronte il reale patrimonio di Giancarlo Galan e consorte hanno capito tutto: case, terreni, auto, barche, 18 conti correnti. Come diavolo ha fatto l’ex Governatore del Veneto ad arricchirsi in questo modo? Ecco i dettagli dell’inchiesta esplosiva sulla Cricca del Mose.

 

Tutto questo patrimonio nascosto, che gli inquirenti hanno trovato grazie a riscontri incrociati sul rapporto tra dichiarazione dei redditi e spese sostenute, ha portato alla richiesta di arresto in carcere. “Secondo i dettagliati calcoli compiuti dai pm, Galan e consorte, Sandra Persegato, hanno speso quasi due milioni di euro in più rispetto ai redditi dichiarati”, scrivono Antonio Massari e Davide Vecchi sul Fatto Quotidiano.

Secondo gli inquirenti, Galan e consorte si sarebbero arricchiti grazie ai fondi neri del Mose e avrebbero investito questi soldi – oltre che “nella super villa a Cinto Euganeo in provincia di Padova, stimata dai pm in 1 milione 725 mila euro anche in società, auto, barche.”

Il parco macchine ha un valore di oltre 200mila euro e comprende: una Q7 Audi 3 v6 turbo diesel, un Land Rover, la Mini Minor d’epoca, il quad Aeon Cobra e il veicolo tendonato militare Steyr Puch Pinzgauer. Altro che quel trattore trasformato in tank dagli indipendentisti veneti, che sicuramente guardano con invidia al conterraneo Galan, capace di mettersi in casa un veicolo militare di tal potenza.

Ma Galan si è fatto scoprire anche per colpa della sua passione per il mare, come dimostrano le due barche di proprietà: una a vela da 7 metri registrata alla capitaneria di porto di Venezia e due a motore da circa nove metri, registrate alla capitaneria di Chioggia.

L’aspetto che più ha fatto insospettire gli inquirenti è però la vasta disponibilità economica dei Galan: 18 conti correnti e 3 cassette di sicurezza, queste ultime tutte alla Popolare di Vicenza.

Perché deve essere chiaro a tutti che fare politica, almeno come la fa Galan, rende tantissimo. Con buona pace di chi crede ancora alla favolette.