Genio e intrattenimento: chi ha inventato i giochi più famosi al mondo?

La storia dell’uomo è da sempre legata a doppio filo al mondo del divertimento e dell’intrattenimento. I nostri antenati giocavano spesso, sia in famiglia che in pubblico, e alcune civiltà come quella greca e quella romana arrivarono addirittura a istituzionalizzare i momenti di svago creando delle vere e proprie giornate a essi dedicate. Alcuni di quei giochi sono arrivati fino a noi, in versione più o meno originale, e ci fanno divertire ancora oggi, sia in versione vintage che in versione rivisitata. Ma chi li ha inventati e chi dobbiamo ringraziare per le ore liete che ci regalano anche in quest’epoca? È il momento di scoprirlo.
Partiamo con uno dei giochi più longevi in assoluto e con cui ci divertiamo ancora oggi: la slot machine. Disponibile sia in versione fisica che online, la slot può vantare una storia lunga quasi 130 anni ed è stata inventata negli Stati Uniti addirittura alla fine del 1800. Ad avere l’intuizione furono due imprenditori newyorkesi di nome Sittman e Pitt che ebbero l’idea di trasferire il poker, molto in voga all’epoca, all’interno di una macchina meccanizzata. La prima vera slot, però, nacque nel 1894 grazie a Charles Fey, il creatore della celebre Liberty Bell: una rudimentale macchina a 3 rulli con i simboli delle carte destinata a cambiare per sempre la storia dell’intrattenimento.
Un altro gioco con una storia molto particolare è la celebre roulette, ancora oggi tra le discipline più amate su piattaforme come PokerStars Casino e la cui invenzione è difficile da attribuire con certezza. Alcuni sostengono che la ruota della fortuna sia nata dalla mente geniale di Blaise Pascal per due motivi: il primo è che il matematico scrisse uno dei primi trattati in cui si citava la “roulette”. Il secondo è che nello stesso periodo ebbe l’idea di realizzare una macchina per simulare il moto perpetuo. Entrambe gli assunti, però, si rivelarono errati, così come l’attribuzione dell’invenzione della ruota da parte di Francoise Blanc, imprenditore e proprietario di due casinò, che ebbe il merito di modernizzarne il meccanismo ma non quello di crearlo da zero. Altri ancora sostengono che la roulette sia arrivata dalla Cina anche se, alla luce dei fatti, l’ipotesi più credibile sembra quella che il gioco simbolo dei casinò sia semplicemente l’evoluzione step by step di più discipline antiche avvenuta nel corso dei secoli.
Insieme ai giochi da casinò c’è un’altra categoria che non sembra passare mai di moda: quella dei giochi da tavolo. E nonostante siano un’invenzione decisamente più moderna, anche i più conosciuti fra di essi hanno una storia che merita di essere raccontata. Prendiamo ad esempio il Monopoly, uno dei giochi più diffusi al mondo e oggi disponibile in decine e decine di varianti diverse. Pochissimi lo sanno ma la leggenda narra che il primo prototipo del moderno Monopoly nacque addirittura nel lontano 1903, anno in cui un’attrice statunitense, Lizzie Magie ne elaborò una versione per spiegare la filosofia economica del Georgismo. Una proto-versione (si chiamava Landlord’s Game) che divenne versione ufficiale nel 1935, anno in cui Charles Darrow e la casa produttrice di giocattoli Parker Brothers lanciarono sul mercato la prima scatola gioco.
Ognuno di noi ha passato almeno una serata (e spesso una nottata, vista la complessità e lo sviluppo del gioco) davanti al tabellone di Risiko, probabilmente il titolo strategico più noto di tutti i tempi. Ebbene anche il Risiko vanta una storia curiosissima e che risale agli anni ‘50 del secolo scorso. In questo caso la paternità dell’invenzione non è in dubbio e va attribuita al regista, attore e sceneggiatore francese Albert Lamorisse. Erano anni di tensioni globali e di blocchi contrapposti e all’artista transalpino venne l’idea di creare un gioco strategico chiamato “La conquista del Mondo”. Nella versione di Lamorisse l’unico obiettivo era quello di occupare tutti i territori del tabellone mentre è con l’introduzione degli obiettivi strategici segreti che il Risiko assunse il nome che porta ancora oggi e i meccanismi di gioco che tutti conosciamo e amiamo.