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Fiducia Governo, ecco chi sono i 25 “traditori” del Pdl pronti a sostenere Letta

È tutto scritto nero su bianco. Nomi, cognomi. Facce. Berlusconiani di ferro fino all’altro ieri, oggi servi ribelli. I peggiori. E la paura più grande è che ce li ritroveremo nella Terza Repubblica. È stato sempre così nella storia d’Italia. Chi ha compiuto il parricidio viene ricompensato. E allora vediamo chi sono i 25 peones che uccidono Silvio e incoronano il nuovo Re Enrico.

 

Si deve a Roberto Formigoni il passo decisivo verso l’uccisione politica di Berlusconi e la spaccatura finale del partito. Un salvatore della Patria in onore delle larghe intese? No. Molto semplicemente l’ex Presidente della Regione Lombardia sta sfidando il ministro Lupi agli occhi di Comunione e Liberazione, di cui vuole riprendersi la leadership politica.

E allora cosa c’è di meglio che tenere in piedi il governo, evitare la crisi e raccogliere attorno a sé un gruppetto di traditori, amanti della poltrona?

Formigoni è riuscito a trovarne 25.

Ecco chi sono: Naccarato, Bianconi, Compagna, Bilardi, D’Ascola, Aielo, Augello, Caridi, Chiavaroli, Colucci, Formigoni, Gentile, Giovanardi, Gualdani, Mancuso, Marinello, Pagano, Sacconi, Scoma, Torrisi, Viceconte, L.Rossi, Quagliariello. Un gruppo numeroso che come ha sottolineato l’ex governatore della Lombardia può diventare autonomo in Parlamento restando però al fianco di Berlusconi sul fronte giudiziario.  Il che, tradotto, significa: Silvio è morto, Viva Silvio.