Retroscena Brexit, fondi di Putin ai partiti antieuropei. Tra cui uno italiano
La Brexit vista col senno di poi. Ecco quanto scrivevamo a febbraio 2016 su Putin, che in una strategia da guerra fredda aveva deciso di finanziare partiti antieuropei. Tra cui uno italiano.
Putin è accusato di aver finanziato, in modo clandestino e illegale, partiti antieuropei, come strategia per indebolire il Vecchio Continente e togliere agli Stati Uniti un alleato prezioso.
LA NUOVA GUERRA FREDDA

La notizia è stata riportata dal Telegraph, la cui fonte è un funzionario del governo britannico:
“C’è veramente una nuova Guerra Fredda là fuori. Proprio nell’Unione europea stiamo vedendo un’evidenza allarmante degli sforzi russi per disfare la fabbrica dell’unità europea in un’intera gamma di questioni vitali”.
Il sospetto che dietro l’ascesa di Front National e Lega Nord ci sia la mano clandestina di Putin è talmente forte da aver spinto gli Stati Uniti – come scrive Wall Street Italia – ad avviare:
“Una grossa operazione di intelligence per appurare se e quanto la Russia si stia infiltrando nei partiti europei per allontanare l’Ue dalla Nato e dall’influenza americana”.
LE INDAGINI DEGLI USA

Il Congresso degli Stati Uniti ha affidato l’incarico di condurre le indagini a James Clapper, direttore nazionale dell’intelligence americana.
Sarà lui a fare luce su presunti fondi clandestini che dalla Russia fomentano l’antieuropeismo.
Tenere lontana la Nato dalla Grande Madre Russia è sempre stato l’obiettivo principale di Vladimir Putin, fin dai tempi dello storico accordo di Pratica di Mare.
Pur senza citarli direttamente, la fonte del Telegraph ha dipinto le sembianze di Front National e Lega Nord. Sarebbero loro i destinatari dei fondi clandestini provenienti dalla Russia.
Non sarebbe certo una novità l’utilizzo di metodi poco ortodossi nelle strategie geopolitiche.
Ma per dovere di cronaca dobbiamo riportare la secca smentita di Matteo Salvini: “È una cazzata”.
L’ANTIEUROPEISMO

Il punto, però, è un altro.
L’antieuropeismo non si alimenta solo grazie ai finanziamenti (presunti) occulti della Russia.
Bisogna, invece, puntare il dito contro una politica europea senza prospettive, il cui unico obiettivo sembra essere l’affossamento dei valori europei e la distruzione del benessere. Almeno così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi.
Dalla triste storia delle quote latte fino al Bail In, oramai è chiaro a tutti che l’Unione Europea ha fallito.
E per capirlo non ci vogliono i rubli di Putin.