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Costa Concordia: Rina e Fincantieri tentano di nascondere i documenti sul collaudo della nave: perchè?

Clamorosa iniziativa del Codacons, che denuncia Rina e Fincantieri alle procure di Genova e Grosseto: chiesto il sequestro del documento che potrebbe spiegare la causa dei tanti morti sulla Concordia. Ma perchè tutti questi misteri?

 

Il Codacons ha ricevuto formale comunicazione da parte del Rina con la quale l’ente nega all’associazione la possibilità di accedere agli atti relativi alle attività di collaudo del Generatore di Emergenza e della procedura di “restart after blackout” della Costa Concordia.

Ciò, nonostante il Tar della Liguria nei giorni scorsi avesse negato a Fincantieri la possibilità di tenere segreto il documento in questione.

Si legge nella comunicazione del Rina: “Si rende noto che Rina Services S.p.A. ha ricevuto nella giornata di ieri diffida da parte di Fincantieri S.p.A. avverso l’ostensione dei documenti richiesti da Codesta Spettabile Associazione, preannunciando altresì la notificazione di un atto giudiziario di revoca del decreto del Presidente del T.A.R. Liguria, Sez. II, 9 gennaio 2015, n. 10, nonché un’ulteriore azione legale da parte di altro soggetto controinteressato sempre avverso la decisione di Rina Services S.p.A. di consentirvi l’accesso agli atti”.

Fincantieri e Rina stanno facendo di tutto per impedire al Codacons e ai naufraghi da noi rappresentati la possibilità di visionare i “segreti” del collaudo dei sistemi di emergenza della Costa Concordia – denuncia l’associazione – di quei sistemi, cioè, che avrebbero potuto permettere l’evacuazione rapida e in sicurezza di tutti i passeggeri dopo l’impatto con gli scogli delle Scole.

Non è in alcun modo comprensibile il motivo di tanto mistero su atti che, al contrario, dovrebbero essere accessibili a tutti. Il supplemento di perizia ottenuto dal Codacons nel processo di Grosseto ha accertato, infatti, senza ombra di dubbio, l’esistenza di gravi incongruenze e difformità nella procedura che avrebbe dovuto permettere la ripartenza automatica dopo il blackout dei principali sistemi di sicurezza della nave (ascensori, verricelli delle scialuppe, luci).

D’altro canto che il RINA abbia un atteggiamento particolarmente “remissivo” nei riguardi di Fincantieri non dovrebbe, purtroppo, sorprenderci.

Infatti, come dice l’Ing. Paolo Parodi, Ispettore Tecnico di Costa Crociere in una intercettazione telefonica agli atti del processo di Grosseto: “ …ma RINA …RINA fa tutto quello che vuole FINCANTIERI!!!!”.

Il Codacons ha deciso dunque di denunciare Rina e Fincantieri alle Procure della Repubblica di Grosseto e Genova, al fine di accertare la correttezza del comportamento dei due enti, e interverrà al Tar Liguria contro il ricorso annunciato da Fincantieri.

Contestualmente l’associazione chiederà il sequestro penale del documento relativo al collaudo della Concordia, che potrebbe forse spiegare le reali cause della morte di tanti passeggeri durante in naufragio dell’Isola del Giglio.