Il punk compie 40 anni e si scopre più giovane che mai
Quest’anno Anarchy in the Uk compie 40 anni e Londra inizia i festeggiamenti per quel movimento, il punk, che ha rivoluzionato la musica, l’arte, il costume e la politica destrutturando le certezze di un’intera società.
Quando scoprii di essere incita il ginecologo mi consigliò di far ascoltare musica al mio pancione e le prime note che le cuffiette trasmisero a mio figlio furono Anarchy in the Uk dei Sex Pistols, una garanzia per chi come me è cresciuto assaporando il fascino di quegli anni. Quest’anno Anarchy in the Uk compie 40 anni e Londra inizia i festeggiamenti per quel movimento, il punk, che ha rivoluzionato la musica, l’arte, il costume e la politica destrutturando le certezze di un’intera società.
Parlare del punk al passato è quasi un controsenso visto che i semi gettati nei gloriosi anni ’70 contaminano ancora il nostro presente in un flusso continuo di scambi che sembra abbattere il tempo. Nella musica come nella moda le influenze sono palpabili e non ci stupisce vedere anfibi, creste, giubbini di pelle, generazioni segnate dal suo spirito ribelle e del suo anticonformismo urlato.
Il punk non è solo un genere musicale ma piuttosto una subcultura, un movimento, la rivolta a colpi di caos di una parte di persone con una visione del mondo diversa che si palesò attraverso scelte estetiche, nella musica così come nella moda, nell’arte e nella letteratura , connotate da una forte valenza simbolica opposta alla cultura dominante.
I primi esponenti del punk inglese sono i figli della classe operaia che esternano la loro disillusione per il futuro attraverso una musica sporca, grezza, dalla melodia semplice e dai testi espliciti e aggressivi lontana dalla musica dei borghesi. Il punk non è solo una questione estetica nella musica, ad esempio, i testi sono estremamente politicizzati, frutto dei moti del ’68 e della crisi economica.
Marcolm McLaren e Vivienne WestwoodI Sex Pistols, anche grazie a Marcolm McLaren, personaggio chiave nella migrazione in Europa del punk americano e marito di Vivienne Westwood, si imposero come apripista per altri gruppi quali i The Clash e i Joy Division. Il disagio è urlato anche attraverso la moda che miscela e scompone abiti borghesi, riempiendo cravatte e giacche di borchie e spille ed usando le lamette da barba, simbolo dell’uomo curato, come gioielli.
Il punk ebbe ripercussioni anche sull’arte visiva – basti pensare a Jamie Reid, il padre delle iconiche immagini della regina che l’hanno resa celebre più degli stravaganti cappellini – su letteratura, prosa e poesia, come dimostrano Richard Hell, Patti Smith, Raegan Butcher.
Non si può non mettere i consumati stivaletti e correre a Londra, gli eventi sono moltissimi e spalmati su tutto l’anno perché una ricorrenza così deve essere celebrata come si deve. Per avere date e news ed anche per lasciare una testimonianza di questo evento epocale consultare il sito ufficiale Punk.london.
Io parto, con mio figlio….
Il ritratto della regina realizzato da Jamie Reid