PRIMARIE/ L’Assemblea della Sinistra:“Oltre i recinti, uniti sulle cose da fare subito”
di Alessandro Corroppoli
“Le primarie propagandate come la panacea di tutti i mali come lo strumento risolutore dell’apatia e della disillusione politica del centrosinistra sostanzialmente hanno fallito l’obiettivo. Con un’affluenza ai seggi che non si discosta molto dal dato delle primarie del Partito Democratico, la competizione elettorale cucita addosso ad un candidato non ha portato nessun entusiasmo e nessun coinvolgimento popolare anzi ha confermato il trend negativo dell’astensionismo ”.
Questa in sintesi l’apertura dei lavori ieri sera all’Assemblea Permanente della Sinistra, svoltasi all’Incubatore Sociale in via Monsignor Bologna a Campobasso. Un’analisi fredda da chi si è tirato fuori dalla competizione elettorale delle primarie e da chi ora rivendica con forza un’ipotesi paventata all’incirca una quindicina di giorni addietro, quando gli stessi interpreti erano riuniti al Dopolavoro ferroviario e chiesero agli outsider di Paolo di Laura Frattura di ritirarsi dalla competizione delle primarie e costruire una vera alternativa di centrosinistra all’attuale maggioranza di governo regionale (l’invito era rivolto in modo particolare a Nicola D’Ascanio e Michele Petraroia).
Ieri sera, secondo l’aerea più a sinistra della coalizione, tale condizione assumerebbe ancora più valore dato che l’ipotesi è diventata realtà: Paolo di Laura Frattura è il candidato Presidente del centrosinistra.
“Le primarie propagandate come la panacea di tutti i mali come lo strumento risolutore dell’apatia e della disillusione politica del centrosinistra sostanzialmente hanno fallito l’obiettivo. Con un’affluenza ai seggi che non si discosta molto dal dato delle primarie del Partito Democratico, la competizione elettorale cucita addosso ad un candidato non ha portato nessun entusiasmo e nessun coinvolgimento popolare anzi ha confermato il trend negativo dell’astensionismo ”.
Questa in sintesi l’apertura dei lavori ieri sera all’Assemblea Permanente della Sinistra, svoltasi all’Incubatore Sociale in via Monsignor Bologna a Campobasso. Un’analisi fredda da chi si è tirato fuori dalla competizione elettorale delle primarie e da chi ora rivendica con forza un’ipotesi paventata all’incirca una quindicina di giorni addietro, quando gli stessi interpreti erano riuniti al Dopolavoro ferroviario e chiesero agli outsider di Paolo di Laura Frattura di ritirarsi dalla competizione delle primarie e costruire una vera alternativa di centrosinistra all’attuale maggioranza di governo regionale (l’invito era rivolto in modo particolare a Nicola D’Ascanio e Michele Petraroia).
Ieri sera, secondo l’aerea più a sinistra della coalizione, tale condizione assumerebbe ancora più valore dato che l’ipotesi è diventata realtà: Paolo di Laura Frattura è il candidato Presidente del centrosinistra.
E, a questo punto il famelico e immancabile “Che Fare?” diventa proposta, le proposte che sono state snocciolate alla folta platea accorsa, ma prima è stata smentita la voce secondo cui nelle prossime consultazioni non ci sarebbe stato spazio per una lista a sinistra: “Noi ci saremo, con le nostre proposte e con la nostra identità”.
Le proposte sono sostanzialmente due che si possono riassumere così:”Oltre i recinti, uniti nelle cosa da fare subito”.
La prima, la costruzione della Federazione della Sinistra con i Comunisti Italiani. Federazione che sarebbe tutt’interna alla coalizione di centrosinistra, quindi anche con Di Laura Frattura presidente, per un accordo elettorale per sconfiggere Michele Iorio.
La seconda è la costruzione di un polo alternativo a sinistra che dovrebbe coinvolgere non solo Rifondazione Comunista ma tutti quei movimenti e cittadini (ricalcando la falsa riga delle consultazioni provinciali dove il Prc assieme a Partecipazione Democratica con Simone Coscia presidente ottennero un più che discreto risultato) che nonostante le primarie (il dato dell’affluenza sta lì a dimostrarlo) sono lontani da questa politica e da questi politici.
Diversi e articolati gli interventi ma nessuna decisione, nessuna indicazione di massima; decisioni che verranno prese nei prossimi giorni ma – assicurano i massimi vertici del Prc – non saranno decisioni minoritarie o di convenienza ma semplicemente l’espressione maggioritaria del loro popolo perché il primo obiettivo è l’Unità della Sinistra.