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Napoli: loculi alle stelle, ecco la speculazione sul caro estinto

Loculi alle stelle, piani cimiteriali flop, business a sei zeri: a Napoli vive e vegeta la speculazione sul caro estinto.

Passato a miglior vita vorresti farti seppellire a pochi metri da casa? Non c’è problema, ma i tuoi parenti saranno costretti a pagare più del dovuto. Cifre che possono sforare i cinquemila euro. In certe occasioni, si sa, non si bada a spese, ma non tutti hanno le stesse disponibilità economiche. Il mercato dei loculi nella zona occidentale di Napoli i cittadini l’hanno ribattezzato speculazione sul caro estinto: un business milionario con cui l’amministrazione comunale riesce a rimpinguare le proprie casse al verde.

C’è chi muore e c’è chi campa, su questa storia. Agenzie di pompe funebri, venditori di corredi per i loculi, congreghe, ma soprattutto l’amministrazione comunale di Napoli. Sono quattro anni ormai che a Pianura gira così: il piano di ampliamento del cimitero c’è, ma è ancora in alto mare, lasciato ad impolverare sulle scrivanie dei vari assessori succedutisi negli ultimi anni che non hanno ancora provveduto alla costruzione di un’altra ala della struttura cimiteriale di via Cannavino.

Eppure sulla carta esiste. Si tratta di un progetto di circa due milioni di euro che garantirebbe ai cittadini della zona occidentale di usufruire di fosse da interro che non costerebbero nulla. Le uniche spese sarebbero determinate dalla cerimonia funebre. Normale amministrazione. 

Cosa succede però in questo lunghissimo periodo? Nel cimitero di Pianura i loculi sono gli unici spazi che possono accogliere i defunti del quartiere. A pagamento, si capisce. Ed il prezzo di listino può partire da 2800 euro sino ad arrivare a 6mila euro per un introito complessivo stimato intorno ai due milioni di euro. Accade così che la gente compra e il Comune fa cassa, dando il via ad un valzer legato alle vendite di costosissime bare di zinco, candelabri ed altro materiale per adornare i loculi.

E per chi non può permettersi il seppellimento a Pianura? Nessun problema: Palazzo San Giacomo ha pensato anche a questo, creando un registro con le disponibilità negli altri cimiteri della città. Difficilmente, però, i cari estinti vengono sepolti lontano dal luogo dove si è vissuti una vita intera, dunque i loculi vengono acquistati benché a prezzi esorbitanti. Immaginate se un anziano potrà mai accettare un posto d’interro a Ponticelli, versante opposto di Napoli: quasi impensabile.

Piani-lumaca, disservizi, fiumi di denaro. A gennaio, si vocifera nelle stanze della IX Municipalità, qualcosa dovrebbe muoversi. L’assessore Giacomelli infatti sarebbe intenzionato a far partire il tanto agognato progetto. Ma nel frattempo gli esposti presentati da cittadini ed esponenti politici del quartiere sono sotto la lente d’ingrandimento della Procura della Repubblica di Napoli.