FIAT TERMOLI/ Landini proporrà agli operai il suo metodo di lotta sindacale: ¡No pasarán!
Parteciperà alle tre assemblee della Fiom all’interno dello stabilimento Fiat di Rivolta del Re seguendo i turni previsti dagli orari di lavoro. Arriverà il 21 giugno, due giorni dopo l’incontro che le rappresentanze avranno con il Presidente della Regione Iorio. Inutile ribadirlo, ancora una volta: noi stiamo con la Fiom e con tutti quegli operai che si sono visti ridurre di 250 euro lo stipendio solo per aver espresso un loro diritto.
di Viviana Pizzi
Come promesso Maurizio Landini, il segretario nazionale della Fiom Cgil, sarà presente all’interno dello stabilimento Fiat Powertrain di Termoli. Parteciperà alle tre assemblee sindacali previste all’interno dell’azienda. La prima per operai e impiegati dalle 10.15 alle 11.15, la seconda dalle 14 alle 15 e l’altra dalle 22 alle 23.
Tutto per incontrare i lavoratori e ascoltare le istanze di chi dal mese di maggio ha percepito un salario di duecentocinquanta euro circa inferiore a chi é iscritto a Fim, Fismic e Uilm. Evidentemente l’azione degli operai che sono saliti sul tetto dell’assessorato al lavoro di Campobasso ha avuto i suoi effetti. Ha risvegliato quella voglia di fare sindacato tutti insieme e difendere i diritti dei più deboli che ormai era sopita.
Landini arriverà a Termoli due giorni dopo l’incontro che la Fiom stessa avrà con il governatore della Regione Molise Michele Iorio. E cinque giorni dopo l’avvio ufficiale dei ricorsi al Tribunale del Lavoro per bloccare l’azione di taglio delle spettanze da parte di Fiat con conseguente azione molitoria per il recupero di quel denaro sottratto ai lavoratori nei mesi di maggio e giugno e a seguire.
In una intervista ad Infiltrato.it aveva dichiarato anticostituzionale il comportamento di Fiat, che a due operai che eseguono le stesse mansioni paga stipendi diversi. Espresse pareri forti contro un’azienda che sta facendo di tutto per trasferire la sua produzione fuori dall’Italia. Eliminando con azioni forti tutti coloro che si mettono di traverso e ostacolano l’azione dei padroni.
Per i lavoratori sarà una vera occasione di fare sindacato e rivendicare i propri diritti. Il primo passo contro quella decisione che grida vendetta al cospetto di Dio é stato fatto. Ora si attende che la Fiat lo ritiri. Ma la strada resta comunque lunga e piena di ostacoli. E noi la percorreremo insieme ai lavoratori.