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ESCLUSIVA/ Parla Di Pietro: “Con Patriciello nemmeno un caffè”

Intervista esclusiva ad Antonio Di Pietro, con cui parliamo di Maroni, Saviano, eolico selvaggio, rifiuti tossici e strani personaggi della politica con cui “non prendo nemmeno un caffè“. È un Di Pietro in forma smagliante, di buon’umore, che ride e fa battute e non lesina di rispondere alle domande – alcune spinose – che gli abbiamo fatto. Contiamo di approfondire, in una prossima intervista, alcune tematiche importanti che ci toccano da vicino.

di Andrea Succi

Nella serata di ieri una parte di Isernia gioiva in fermento. Antonio Di Pietro era in città, prima per un summit con i suoi – indiscrezioni raccontano che l’IDV avrebbe deciso di cacciare il Consigliere Regionale di Venafro, Ottaviano, dal partito – poi per un incontro pubblico, stampa compresa.

Calca di pubblico impressionante, tra le telecamere in sala spuntava persino il marchio “La7”, oltre a televisioni e giornali locali. Insomma, la bagarre per aggiudicarsi anche solo un cenno d’intesa del Tonino nazionale era in pieno svolgimento.

Molto timidamente ci siamo avvicinati a Cristiano Di Pietro, il quale – oltre a conoscere e leggere Infiltrato.it – si è messo a disposizione per intercedere con il padre e farci avere un’intervista esclusiva, andata in porto grazie anche alla buona volontà dell’addetta stampa Alessandra Mignogna.


Onorevole Di Pietro, partiamo da questioni nazionali. Stasera Maroni sarà..

Partiamo da questioni nazionali…già stavo pensando a Bordon, Burgnich, Facchetti!

(sembra di buon umore..)

Sarebbe stato più interessante!

(grassa risata)

Stasera Maroni sarà da Saviano a “Vieni Via Con Me”. Dopo tutte le polemiche che ci son state, Lei che idea si è fatto sulla presenza del Ministro degli Interni?

Io mi auguro che Maroni, stasera, dica quali sono stati le motivazioni della sentenza Dell’Utri. Lo spieghi agli italiani! Questo dovrebbe fare un Ministro degli Interni. Io mi auguro che Maroni a Saviano dica quali sono i parlamentari , in questa legislatura, colpiti da mandato di cattura che non possono essere arrestati, ancorchè accusati di concorso esterno con la mafia, perché il Parlamento non ha dato l’autorizzazione a procedere. Questo ci aspettiamo da un Ministro degli Interni.

(speranza disattesa, come si è constatato ieri sera su RaiTre)

Domani (oggi, ndr) in Molise c’è la manifestazione “Fuori la Camorra dal Molise”, contro eolico selvaggio e rifiuti tossici che deturpano il territorio. La Sua posizione a riguardo qual è?

La nostra posizione è molto chiara: noi siamo contro le energie nucleari, ma non è una buona ragione per criminalizzare e sfruttare la parte più debole del paese. Una realtà come il Molise, grossa come un fazzoletto, non la puoi riempire di pale eoliche. Né puoi bruciare un’economia, un ecosistema, un sistema agricolo in cui si dice al contadino: “Prendi un ettaro di terra e invece di piantarci frutta e verdura mettici un po’ di pale che girano, così ti guadagni qualcosa”. Non lo si può fare certamente in una realtà come Sepino, che rappresenta una storia mondiale da raccontare. Noi dell’IDV non abbiamo alcun dubbio nel dire e ripetere il nostro NO alle centrali nucleari e il nostro SI ad un piano nazionale verso le energie alternative, eolico compreso, che tenga conto dell’intera realtà della penisola e che non criminalizzi una realtà come quella molisana.

Lei ha parlato dei contadini. Io sono di origini contadine e chiaramente sposo la causa. Nell’ultimo periodo si è sentito molto parlare di ecomafia in Molise, anche se c’è da sottolineare come lo smaltimento di rifiuti tossici in regione sia iniziato un quarto di secolo fa. Che si fa di fronte a questa emergenza?

È una mafia italiana e come al solito a farne le spese è l’elemento più debole della catena. Il Molise, che è visto come una zona di eccellenza per quanto riguarda l’ambiente, in realtà sta finendo per diventare la discarica delle imprese del nord e di quelle controllate dalla criminalità organizzata, che approfittando del fatto che questa è un’area non ancora inquinata dalla malavita vengono senza farsi notare.

Il risultato qual è? Che la prossima espansione criminale vede il Molise a rischio elevato. I rifiuti nel nostro Molise arrivano da parti diverse del territorio nazionale, ma anche se fossero molisani il problema sarebbe identico, perché i rifiuti tossici vengono smaltiti in modo illecito. La soluzione quale può essere? Quella di un maggiore controllo e di un grande atto d’aiuto alle forze dell’ordine e a coloro che devono impedire questo scempio.

Senta Di Pietro, qualcuno dice che in Molise ci sia un politoco che ha rapporti accertati con camorra e ‘ndrangheta: chi è e cosa pensa di questa persona.

Mi risulta che a breve dovrebbe chiudersi una vicenda giudiziaria che ne chiarirà molto i contorni. Su questa vicenda io voglio leggere non solo il dispositivo ma anche la motivazione e quelle motivazioni vogliamo farle conoscere a tutti i molisani perché, come al solito, bisogna conoscere le persone prima di votarle. L’anno prossimo in Molise si vota sia per la Provincia di Campobasso sia per la Regione, oltre che per il Parlamento. In una situazione di questo genere forse sarebbe il caso che la magistratura – mi auguro in tempo utile e prima di questa tornata elettorale – possa dare ai cittadini una prima risposta chiara su questo tema. Già altre le ha date. Per quanto riguarda me, si darà atto che noi da questi personaggi ci siamo stati e – vi anticipo – ci staremo alla larga.

Domanda cattiva. Cirino Pomicino, nel suo libro, dice che nel 2000 Lei si era rivolto ad Aldo Patriciello per formare le liste elettorali del Suo partito: è vero o non è vero?

È una putt…È una pomicinata della madonna, d’altronde è comprensibile da parte di Pomicino mettere in giro una voce del genere, visto che lui è uno di quelli da me fatto condannare. O magari è un’altra stupidaggine che a Pomicino ha raccontato Patriciello. Cosa voglio dire?

Che io con Patriciello non c’ho mai preso neanche un caffè.