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BALLOTTAGGIO ISERNIA/ Rosa Iorio: “La sconfitta? Colpa di chi ha fatto il video sull’Ospedale”

Che tradotto significa: colpa de L’Infiltrato, visto che siamo stati noi a firmare la video inchiesta sul nuovo blocco operatorio dell’Ospedale di Isernia. Ringraziamo Rosa Iorio per cotanta considerazione , ma ci risulta difficile da credere che un piccolo polo di informazione indipendente com’è il nostro possa disarcionare gli Iorio’s. Stai a vedere che le cause sono da ricercare altrove…

di Viviana Pizzi

La colpa della sconfitta è di chi ha mostrato il servizio video sull’Ospedale di Isernia, azzarda una Rosa Iorio turbata da quella che risulta essere una vera e propria Caporetto elettorale. Perdere di 14 punti percentuali non è cosa da poco, soprattutto se ti chiami Iorio e ti candidi a Isernia. E dare la colpa a chi cerca di fare al meglio il proprio mestiere, portando alla luce le magagne di una città in cui gli Iorio’s hanno fatto il bello e il cattivo tempo, è un insulto all’intelligenza.

Se nella sede del sindaco Ugo De Vivo si respirava un’atmosfera rivoluzionaria, da presa della Bastiglia, quella del centrodestra, quella di Rosa Iorio, era in disarmo. Tanti sostavano nella sede dell’Adc, in attesa del risultato definitivo. Un’aria di resa. Le nubi della sconfitta si addensavano e il due novembre era ormai alle porte.

Cosa succedeva a casa Iorio? Mentre Rosa tornerà, probabilmente, a fare la nonna a pieno titolo, i suoi sostenitori si erano squagliati come neve al sole. In sede non c’era una foto della candidata perdente , nessuno presente ad accogliere gli elettori. Un’ecatombe, simbolo di quanto stava accadendo davvero a Isernia. Il vento non stava cambiando. Era già cambiato.

Anche il senatore Ulisse Di Giacomo, che nella provincia di Isernia conserva i suoi sostenitori più convinti, per la prima volta ha perso la sua verve: “Al momento non ho dichiarazioni da fare – ci ha sottolineato – sentiamoci più tardi”.

La sede dell’Adc era invece vicina a quella di De Vivo. Potevano osservare in prima persona quanto stava accadendo. All’interno c’erano, infatti, anche i parenti stretti dell’europarlamentare Aldo Patriciello, sostenitore convinto di Iorio fino all’altro ieri, domani chissà. Purtroppo nessuno di loro ci ha aperto la porta. Guardavano da lontano il cambiamento in corso in città. Senza proferir parola.