ALDO PATRICIELLO/ La replica: “Non sono un assenteista: e vi spiego perché”
Appena due giorni fa pubblicavamo un pezzo su Aldo Patriciello, “europarlamentare che prende lo stipendio ma non si vede (quasi mai)”, in cui abbiamo ripreso la classifica di presenza stilata da Votewatch, il database di tutte le votazioni registrate a Bruxelles, secondo il quale l’Onorevole è uno dei più assenteisti (risulta infatti al 739° posto, su 753 europarlamentari). Ecco la replica di Patriciello, che riportiamo integralmente.
di Aldo Patriciello
“Ho letto in questi giorni alcune notizie concernenti il rapporto Votewatch che mi posiziona tra gli ultimi posti nella classifica degli europarlamentari italiani presenti a Bruxelles, riducendo l’intera attività parlamentare al mero conteggio delle presenze in aula e non considerando nel novero degli elementi da valutare quelle attività che costituiscono la parte fondante del lavoro di un deputato quali presentazione di rapporti, elaborazione di progetti di pareri, stesura d’interrogazioni, introduzione di emendamenti nonché discussioni e riunioni di delegazione.
Considerato che tali attività sono strettamente collegate al naturale funzionamento delle Commissioni parlamentari di cui ciascun membro fa parte vorrei sottolineare come un altro studio europeo ritenuto ugualmente attendibile, MePranking.eu, considera il sottoscritto tra i deputati più attivi e nello specifico 51esimo su 753 deputati. Tali dati trovano riscontro in un ulteriore approfondimento portato avanti dal Centro di Studi Politici dell’Università di Siena e pubblicato sul quotidiano Libero che evidenzia la “bontà” della mia attività parlamentare.
A tal riguardo vorrei ricordare che il sottoscritto in questi anni è stato relatore della Strategia Spaziale Europea a favore dei cittadini, dell’Opinione sulla semplificazione dell’implementazione dei programmi quadro sulla ricerca, relatore ombra sulla Riforma dei Fondi Strutturali 2014-2020 e relatore sul Mercato Unico Digitale; senza tralasciare interrogazioni strettamente concernenti problematiche territoriali. Un lavoro che preciso non può essere svolto senza una presenza costante sul territorio. L’attività di parlamentare impone un confronto quotidiano e costante con i cittadini e le loro istanze, propedeutico ad una idonea rappresentazione delle stesse nelle sedi istituzionali competenti.
Spesso, in una fase caratterizzata da una forte antipolitica, si evidenzia un distacco tra elettori ed eletti, tra i cittadini e i loro rappresentanti istituzionali; io credo che l’unico modo per colmare tale distacco, dando voce quotidianamente alle istanze degli amministratori, cittadini, degli imprenditori e rappresentati di associazioni, sia ascoltarli ed essere presente nei loro territori di riferimento. Solo tramite il dialogo e il confronto continuo si può lavorare negli interessi dei cittadini che rappresentiamo. Questi sono gli elementi che hanno caratterizzato da sempre il mio modo di operare e di interpretare il mio ruolo, nell’esclusivo e supremo interesse dei cittadini.
Vorrei inoltre precisare che il sottoscritto, pur potendo usufruire di giustificati impedimenti istituzionali per rimandare sine die il procedimento di Piedi d’Argilla la cui prescrizione era imminente, ha preferito affrontare a testa alta i vari gradi di giudizio per provare, come i fatti hanno dimostrato vista la sentenza di secondo grado, la propria innocenza”.