Sono ore concitate nel Medio Oriente. Per giorni gli attacchi israeliani sulla striscia di Gaza hanno causato centinaia di morti: ieri la giornata più sanguinosa con ben 23 morti. Tutti i più grandi diplomatici del mondo si stanno muovendo per un “cessate il fuoco”. Compreso il ministro italiano Giulio Terzi di Sant’Agata. Peccato, però, che lapiù grande azienda pubblica italiana attiva nella produzione di armi – Finmeccanica – abbia siglato a luglio un accordo quasi da un miliardo di dollari proprio con Israele. E, peraltro, questo non è nemmeno l’unico Paese di guerra con cui la società italiana è in affari. Emblematico anche il caso del Ciad.