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Il Fatto scopre le porte girevoli del Viminale: dentro un indagato per sostituire un arrestato

 

Al posto di Franco La Motta, appena arrestato per corruzione, il Cdm ha appena nominato prefetto Giovanna Lurato, protagonista in passato – come ricorda Il Fatto Quotidiano – di un triste episodio sui terremotati dell’Aquila e tutt’ora indagata per turbativa d’asta.

 

La casta non si pone mai limiti e le sorprese sembrano non finire mai, soprattutto in questo periodo sale alla ribalta un instancabile Angelino Alfano. Dopo lo scandalo che lo ha visto attore principale del caso Kazakistan, ora il vice premier ha pensato bene di suggerire di sostituire il prefetto Franco La Motta, fresco fresco di arresto, con Giovanna Lurato.

La Lurato prende così il posto dell’ ex numero due dell’Aisi, arrestato per corruzione per i traffici illeciti fatti con il fondo degli edifici di culto dalla quale sono spariti oltre 10 milioni di euro, mandati in Svizzera e poi fatti rientrare con “favore”. Ma se i pm che hanno arrestato La Motta si aspettavano di vedere una nomina che potesse spazzare ogni tipo di dubbio su come il Viminale possa o meno intrattenere rapporti “limpidi”, sicuramente in questo senso si sono sentiti traditi. Infatti la Lurato ha un “curriculum” di tutto rispetto. Il prefetto a Gennaio aveva ricevuto l’interdizione dai pubblici uffici dal gip di Napoli Claudia Picciotti. Nelle carte processuali si legge “Giovanna Lurato, in qualità di direttore dell’Asse primo dei fondi Pon Sicurezza, con collusioni o altri mezzi fraudolenti, abusando dei poteri e in violazione dei suoi doveri, turbava la pubblica gara segregata e a procedura negoziata per la fornitura di un “sistema di consolidamento e gestione centralizzata dei sistemi di videosorveglianza territoriale presso il Cen (Centro elettronico nazionale) di Napoli. per un importo complessivo di 37 milioni di euro al fine di aggiudicare la medesima al Rti costituito dalle società (…) con mandataria Elsag Datamat Spa”.

Casualità vuole che il marito del Prefetto Lurato, Giovanni Grazioli, lavora proprio alla Elsag Datamat. Inoltre durante queste indagini è stata intercettata una conversazione telefonica dove Giovanna Lurato parlando con Francesco Gratteri, prefetto a capo dello Sco, condannato per i fatti del G8 e rimosso dal suo incarico, si vantava di aver fatto finta di piangere, per scopi mediatici, davanti la casa dello studente dell’Aquila dopo il tragico terremoto abruzzese, che ha creato enormi disastri ancora attuali nel capoluogo.

Ma se ciò non bastasse, come ci ricorda il Fatto Quotidiano “Il nome del prefetto era emerso anche negli atti dell’indagine su Diego Anemone e la cricca per alcuni lavori. Lei però, quando è intercettata dai pm di Napoli nel 2010, sostiene di avere un assegno che prova il pagamento ad Anemone dei lavori. Nelle carte dell’indagine sulla Cricca effettivamente c’è una fattura del 21 novembre del 2008 e Anemone spiega alla Guardia di Finanza: “Lurato è un dirigente del ministeri dell’interno e Anemone Costruzioni ha effettuato dei lavori di ristrutturazione presso l’appartamento sito in via Cassia 962, documentati dalla fattura n. 69 del 21 -11- 2008”.

Continua il Fatto Quotidiano dicendo che per esempio il “dettaglio dei costi sostenuti dall’impresa Anemone costruzioni nell’anno 2005 riferibili a prestazioni di servizio e-o fornitura di materiale eseguite nei confronti di privati a fronte dei quali la società non ha emesso la relativa fattura”. In questo documento accanto alla “Commessa 13-05 D.ssa Lurato” si legge: “15 ottobre 2005 De Masi Srl 5728,73”. Inoltre, nel computer della segretaria di Anemone, Alida Lucci, la Polizia scopre che il nome della Lurato è citato più volte nei “libri giornali”. Il 9 dicembre 2004 si legge sotto la colonna uscite: “condono Lurato + tassa c/c n.3 3081,82 euro”. Il 31 maggio 2005: “extr cass Condono via Labicana (Iurato): 2304,11 euro”.

Il 2 maggio 2006: “extr cass c/c condono Iurato via Labicana 2.199,31 euro”, sempre alla voce uscite. Alla data del 16 ottobre 2006 ci sono due annotazioni. La prima in entrata “Clie Cass Da Iurato 12 mila euro”. La seconda in uscita: “Edil Cass Acconto Angelo Napoletano (Ass. Iurato)” sempre di 12 mila euro. Il prefetto è proprietaria di una casa in via Labicana nella quale sono stati fatti lavori di ampliamento che hanno portato nel 2006 a una variazione catastale da 6 a 7 vani”. Siamo sicuri che con un curriculum così la Lurato saprà sostituire al meglio La Motta, ma i complimenti vanno ancora una volta ad Alfano per la “genialata”.