Eni Nigeria sotto inchiesta per una transazione sospetta: petrolio ad ogni costo
Le autorità locali stanno indagando su una transazione definita illecita in cui sarebbero coinvolte l’Eni, tramite la controllata Nigeria Agip Oil Company, Shell e Mohammed Adoke, procuratore generale della Federazione e ministro della giustizia. La commissione economica invita ad annullare la trattativa.
Il caso è scoppiato dopo dieci mesi dalla sua stipula. La commissione della Camera dei rappresentanti della Nigeria ha aperto un’inchiesta sulla transazione che coinvolge il governo federale, la controllata Eni Nigeria Agip Oil Company, Shell e Malabu Oil. L’oggetto di quest’ultima era la vendita del Bloc OPL 245. La procura generale ha messo sotto indagine Mohammed Adoke (SAN), Shell Nigeria Exploration e Società di produzione, SNEPCO e Nigerian Agip Exploration accusate di complicità nell’ accordo transattivo.
Il succo dell’inchiesta è tutto nelle 70 pagine di un rapporto esclusivo pubblicato dal giornale locale Leadership nei giorni scorsi. Una relazione presentata anche al presidente del comitato ad hoc sulla transazione che coinvolgeva i soggetti indagati. Hon Leo Ogor (PDP, Delta) ha inoltre rivelato che il governo federale avrebbe giocato solo il ruolo di debitore e che gli atti di commissione sono da dimostrare nel corso del procedimento.
La commissione ha raccomandato anche di annullare definitivamente il passaggio della transazione a Oil Shell Nigeria Exploration e Società di produzione, SNEPCO (il 50 per cento di proprietà) e Agip (il 50 per cento di proprietà) perché sulla base di un accordo viziato con la precedente proprietà di Malabu Oil e Gas Company.
Cosa successe? Che le indagini eseguite nello scorso ottobre non hanno potuto stabilire come e quando Nigerian Agip Exploration, NEA, divenne uno dei soggetti dell’accordo transattivo. Tutto questo perché la società aveva dichiarato al comitato di non essere mai entrata in nessuna transazione sulla contesa OPL 245.
Nelle conclusioni del rapporto emerge che “la questione della OPL 245 si viene a trovare in una disputa di proprietà tra Malabu Oil and Gas Ltd, SNUD (Shell Nigeria Ultra Deep) e la Repubblica federale di Nigeria. Nessun altro risulta coinvolto. Abbiamo quindi a concludere che l’accordo di risoluzione, se del caso, dovrebbe essere tra queste tre parti “.
Nella relazione della Commissione è anche emerso che, in violazione della legge Petroleum, l’accordo di risoluzione delle controversie ha mostrato che il pagamento del bonus per il blocco da SNUD era di un milione di dollari e non il 210 milioni come indicato nell’offerta. Tutto questo perché tale importo è stato pagato per il governo federale, mentre i restanti 110 milioni di dollari erano tenuti in un conto vincolato e controllato da SNUD.
Nelle sue conclusioni sui proprietari di Malabu petrolio e gas, la commissione d’inchiesta ha detto che Mohammed Sani Abacha possiede il 50%, Kweku Amafegha (Dan Etete) e i suoi soci il 30% e Pecos Energy Ltd il 20%.
La relazione ha invitato la Commissione crimini economico/finanziari, EFCC, a perseguire penalmente gli individui e le banche coinvolte. Il loro processo deve essere “a carico di un tribunale della competente giurisdizione e le somme illecitamente trasferite dovrebbero essere recuperate “. In un contratto di deposito emerge che Shell-Agip ha pagato un milione e 92 mila dollari attraverso un conto del governo federale alla JP Morgan Chase, New York. Tutto per il successivo inoltro alla Malabu petrolio e gas.
La relazione deve ancora essere discussa dalla Camera in seduta plenaria, mentre il pronunciamento sulla questione deve ancora essere fatto dalla maggioranza dei legislatori.