Attentato terroristico in Canada, colpita una moschea: foto e video
È di questa mattina la notizia di un attentato terroristico in Canada, a Quebec City, contro una moschea. Il premier canadese aveva appena criticato Trump per la chiusura delle frontiere.
Un attentato terroristico ha colpito la moschea di Sainte-Foy, a Quebec City, in Canada.
I FATTI
Secondo quanto riportato dal giornale canadese Le Soleil, poco prima delle 8 di sera ora locale, nel momento in cui la moschea di Sainte-Foy era impegnata nella preghiera, due uomini sono entrati e hanno aperto il fuoco sui circa 50 fedeli presenti.
Un primo bilancio parla di 6 morti e 8 feriti. Le vittime sono uomini tra i 35 e i 70 anni.
Uno degli attentatori è stato arrestato sul posto.
Poi è successo qualcosa di molto strano.
L’AUTODENUNCIA
Alle 20.12 il secondo attentatore chiamava il 911 e si autodenunciava come terrorista.
Diceva di sentirsi male per aver ucciso delle persone e minacciava a sua volta di uccidersi.
Diciassette minuti dopo quella telefonata di autodenuncia la polizia del Quebec ha immobilizzato un uomo di 27 anni, che viaggiava a bordo di una Mitsubishi grigia.
Sul sedile posteriore gli hanno trovato una pistola e due AK47.
Risultato: i due terroristi arrestati nel giro di mezz’ora dall’attentato.
STRANE COINCIDENZE
Dopo aver definito vile l’attacco su Twitter, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha emesso un comunicato:
“Condanniamo questo attacco terroristico contro i musulmani in un centro di culto e rifugio.”
Proprio Trudeau nelle ultime ore era finito su tutti i media internazionali per aver criticato, sempre via Twitter, le posizioni di Trump riguardo alla chiusura delle frontiere.
Per dimostrare la bontà della sua critica, Trudeau postava un messaggio significativo:
“A coloro che fuggono da persecuzioni, terrore e guerra, i canadesi vi accoglieranno, indipendentemente dalla vostra fede. La diversità è la nostra forza #WelcomeToCanada”.
Il messaggio è stato scritto alle 11 ora locale di sabato 28 gennaio. A distanza di 36 ore, l’attentato.
LE PERQUISIZIONI
Dopo l’arresto del secondo terrorista, quello che si è autodenunciato, la polizia canadese ha effettuato la perquisizione di casa sua.
Il giovane, di cui non si conosce la nazionalità, viveva in una strada situata a soli due minuti dalla moschea.
Al momento non risultano messaggi di rivendicazione.