SCENARIO MOLISE/ Alleanza Pd-Udc? Luigi Velardi replica a Leva: “Al massimo un fidanzamento.”
Appena due giorni fa il segretario regionale del Pd, Danilo Leva, ha sganciato una bomba politica da far tremare i polsi ad alleati e elettori: “Apriamo all’Udc”, si era lasciato scappare, sull’onda di quanto succede in Parlamento. E il partito di Casini, il cui leader molisano è l’assessore ai trasporti Luigi Velardi, non è rimasta indifferente, tanto da aver convocato una riunione per stabilire una strategia di risposta: “Al massimo ci fidanziamo, ma Michele Iorio non si tocca”, questo il sunto del Velardi pensiero. Che aggiunge: “Idv e Sel? Una zavorra per i moderati.” Eppure l’Udc, da vera fidanzata di tutti, dialoga contemporaneamente con Pd e Pdl alla ricerca dell’arca di Noè: la casa dei moderati.
di Viviana Pizzi
Alleanza Pd-Udc: se Danilo Leva parla di possibile matrimonio l’assessore regionale Luigi Velardi che fa? Frena e ridimensiona il rapporto a un fidanzamento. E lo fa spiegandoci quello che sta accadendo.
“Non mi potete chiedere ora come andranno le cose tra Bersani e Casini a livello nazionale e tra Teresio Di Pietro, Luigi Velardi e Danilo Leva. Sono ancora faccende da definire in entrambi gli ambiti. Vi posso soltanto dire che in questi giorni stiamo facendo il giro del Sud Italia per cercare di far capire e di cristallizzare le fasi del nostro progetto”.
Luigi Velardi di recente, insieme al segretario regionale del partito Teresio Di Pietro, ha parlato di persona sia con Lorenzo Cesa che con Pierferdinando Casini. Mettendo il primo punto fermo sulla vicenda Molise.
“Gli elettori – ha dichiarato Velardi – hanno votato l’Udc come pezzo del centrodestra. Ci hanno scelti perché condividevamo il programma portato avanti dal presidente della Regione Michele Iorio. Ora noi non possiamo tradire la loro fiducia e con zaino in spalle traslocare col centrosinistra”.
Un punto quindi è chiaro: Luigi Velardi non lascia da solo Michele Iorio e continua a stare al suo fianco, come si suol dire: ai vecchi amori è difficile rinunciare. Ma che fa allo stesso tempo l’Udc? La fidanzata di tutti. Con quale obiettivo? Costruire la vera casa dei moderati. Tutto questo sta avvenendo, e Velardi ce ne ha dato la conferma, in maniera parallela, sia sul piano nazionale che molisano.
“In questo momento – ha dichiarato Velardi – i contatti del nostro partito sono aperti sia al Partito Democratico che al Popolo della Libertà. Stiamo dialogando con tutti per cercare questo nuovo grande centro che abbiamo voglia di costruire da tempo”.
Allearsi con Casini in Italia oppure con Velardi in Molise ha un significato per tutte le forze politiche in campo in questo momento. A livello nazionale far convergere le prime tre lettere dell’alfabeto è possibile. Alfano, Bersani e Casini è da tempo che inciuciano. E i problemi tra Bersani e il resto della foto di Vasto (Di Pietro e Vendola) si sono acuiti da quando il Partito Democratico ha deciso di dare la fiducia al governo Monti, mentre Idv e Sel sono fermi oppositori di tutta la linea dell’esecutivo tecnico. Alfano e Bersani in comune hanno questo: appoggiare Monti e Fornero.
Lo stesso discorso non sembra attuabile in Molise. Il matrimonio tra Danilo Leva e Luigi Velardi sembrerebbe essere un discorso del tutto manzoniano. Le basi per l’alleanza sono davvero molto meno solide. E adesso vedremo perché, anche se i beneinformati ci dicono che i contatti tra i due sono aperti.
“Danilo Leva – ha dichiarato Velardi – se vuole l’alleanza con l’Udc deve liberarsi, così come dovrebbe fare Bersani, della zavorra Idv e Sel. Non si può pensare di fare un discorso di moderati portandosi dietro la parte più estremista”. Che succederà quindi in Molise? Mentre Alfano e Bersani sono d’accordo sulle linee di governo non lo sono certo Danilo Leva e Ulisse Di Giacomo, che continuano a combattersi strenuamente. Il Pd in Molise per ora è e resta opposizione e il suo obiettivo, almeno per quanto si dice, è sconfiggere il sistema Iorio.
Qualche giorno fa Danilo Leva si dichiarava possibilista sul matrimonio con l’Udc. Ma non parlava assolutamente di rinnegare Idv e Sel per abbracciare la politica di Michele Iorio.
“È ben noto – sottolineò Danilo Leva – che qui in regione ci sono alcune persone molto vicine all’alleanza politica con Michele Iorio. Da parte nostra c’è la voglia di fare un’alleanza sempre più allargata per sconfiggere questo sistema e vincere le prossime elezioni regionali ma per sapere se l’alleanza tra Pd e Udc è davvero possibile non bisogna chiederlo al segretario regionale del Pd ma a quello dell’Udc”.
Danilo Leva mise anche in evidenza che per lui era possibile allargare la foto di Vasto ma non rinnegare l’alleanza con l’Italia dei Valori. Messa così sembra proprio che i presupposti del matrimonio non ci siano. Con Velardi che non vuole lasciare Iorio e Leva che non lascia Di Pietro. Stando alle dichiarazioni ufficiali in Molise tutto dovrebbe rimanere com’è.
Ma si sa bene che la politica tutto è tranne che chiarezza. L’alternativa alle alleanze del 2011, in vista di prossime elezioni regionali quale potrebbe essere?
Un Pd che lascia Idv e Sel e si allea con l’Udc e con quella parte di Pdl favorevole a questa nuova alleanza. Lasciando fuori i vecchi conservatori dell’area di centrodestra che potrebbero diventare a questo punto la nuova destra. Col Pd e l’Udc potrebbero convergere anche quei movimenti civici che hanno a cuore la questione moderata. E la sinistra che fine farebbe? A questo punto l’Idv e Sel troverebbero la possibilità di allearsi con le forze estremiste quali ad esempio la Federazione della Sinistra. Senza dimenticare l’incognita del Movimento 5 Stelle che si presenterà alle possibili elezioni da solo.
Ma queste, per il momento, sono solo congetture seppur supportate dagli ammiccamenti che i vari leader regionali di partito si lanciano da giorni. In ogni caso le alleanze e i giochi sono tutti aperti. Del resto le nuove elezioni si allontanano sempre di più.