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MOLISE ELEZIONI/ Il Risultato? Iorio presidente tra dubbi e nebbie

di Redazione Infiltrato.it

La Corte d’Appello di Campobasso, tra poche luci e molte ombre, ha proclamato Michele Iorio presidente della Regione Molise. Al termine di oltre tre settimane di verifiche e conteggi, e nonostante la certificazione di “vizi insanabili” per molte sezioni, si chiude una vicenda rocambolesca che ha portato il candidato sconfitto, Paolo Di Laura Frattura, a recuperare circa un terzo dei voti di distacco dal vincitore. Nei prossimi giorni partiranno i ricorsi del centrosinistra e c’è da credere, verosimilmente, che all’esito della pronuncia dei magistrati amministrativi si possa tornare a votare. La parola, quindi, adesso passa al Tribunale amministrativo regionale. Ai molisani, nel frattempo che i giudici decidano, spetta un supplemento di campagna elettorale. L’appuntamento, a questo punto, potrebbe essere tra un anno.

Michele Iorio, al terzo mandato come Presidente della Regione Molise

Michele Iorio, al termine di una rocambolesca tornata elettorale, è il nuovo presidente della Regione Molise. A proclamarlo, dopo 25 giorni dalle elezioni, è stata la Corte d’Appello di Campobasso per bocca del suo presidente, il magistrato Paolo Di Croce. I voti con i quali Iorio stacca il candidato di centrosinistra, Paolo Di Laura Frattura, sono 948 e non 1505 come in un primo momento attestato dai dati prefettizi. Durante le tre settimane dal voto, il lavoro delle Commissioni circoscrizionali di Campobasso e Isernia ha portato ad un sostanzioso recupero di Frattura, pari a circa un terzo del vantaggio iniziale. Insieme a Iorio sono stati proclamati eletti anche i consiglieri regionali Mario Pietracupa e Luigi Velardi, due dei cinque componenti del listino maggioritario collegato al presidente uscente.

Dopo una serie di colpi di mano, primo tra tutto quello dell’anticipo della tornata elettorale dai primi di novembre alla metà di ottobre, Iorio si insedia tra molti dubbi e tantissime perplessità. Tra queste, al momento, una è certificata dalla Commissione circoscrizionale di Isernia la quale ha dichiarato, relativamente a 27 sezioni, la presenza di “vizi insanabili”. Sempre la Commissione di Isernia, seguendo il rito pentro, ha deciso di non procedere ad ulteriori controlli così come richiesto dal candidato Frattura, ponendosi in questo in antitesi al rito invece seguito dai colleghi di Campobasso. Entrambe le posizioni, va detto per chiarezza, corrispondono a procedure legittime e all’esercizio di facoltà che Campobasso ha inteso esercitare e Isernia no.

Per il centrosinistra si apre adesso la stagione dei ricorsi, da quelli sulla ammissibilità della lista Molise Civile sino al riconteggio delle schede e alla verifica di tabellini di scrutinio e verbali di sezione. Verosimilmente, salvo sorprese, occorrerà circa un anno per compiere l’intero iter dinanzi al Tar. Esce di scena quindi Palazzo di Giustizia e i riflettori si accendono sui giudici del Tribunale amministrativo regionale.

Iorio da oggi è quindi nel pieno dei propri poteri, pur al termine di una vittoria fiacca che ne certifica l’ineluttabile declino. Verosimilmente da oggi si apre un anno di campagna elettorale, quello che ci separa da una altrettanto verosimile ripetizione delle elezioni. La Corte d’Appello ha fatto quello che doveva, o quello che semplicemente poteva fare, permangono tuttavia ombre, dubbi e opacità su un’elezione controversa e maturata quando Iorio stesso s’era dato per vinto. Un’elezione ribaltata nelle ore di una notte, quella tra il 17 e 18 ottobre 2011, destinata a rimanere carica di nebbie e misteri. Almeno sino a quando non si pronuncerà il Tar.