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ELEZIONI 2012/ Catanzaro, ipotesi di brogli: troppe nulle, più voti che votanti e dati non comunicati al Viminale.

A Catanzaro è successo qualcosa di anomalo. Nella giornata di lunedì per lungo tempo non sono arrivati al Ministero i dati sui voti. Altissimo il numero di schede nulle. E si fa sempre più insistente la voce secondo cui il numero delle schede sarebbe maggiore al numero degli elettori. Intanto la Procura di Catanzaro ha aperto un’inchiesta su presunti episodi di compravendita di voti.

di Carmine Gazzanni

Lunedì sera il candidato del Pdl, Sergio Abramo, già festeggiava per una vittoria ottenuta al primo turno contro l’avversario del Pd, il giovane Salvatore Scalzo. E invece pare che tutto sarà rimandato. Forse di ore, forse di giorni. Ma non sfuma affatto nemmeno l’ipotesi secondo cui le elezioni verranno annullate.

Ma andiamo con ordine. Lunedì pomeriggio, dopo la chiusura dei seggi, mentre pian piano tutte le città impegnate al voto conoscevano i risultati, a Catanzaro sin da subito ci si è accorti che qualcosa non quadrava: i risultati tardavano ad arrivare sul sito del Ministero degli Interni. Anzi, praticamente non sono arrivati. Soltanto in tarda serata le sezioni hanno comunicato i voti alla Prefettura che, di conseguenza, li ha girati al Viminale.

Eppure, anche ora, andando sul sito del Ministero, appare chiaro il ritratto chiaroscurale delle votazioni. Mancano all’appello ancora tre sezioni su novanta. E precisamente le sezioni 84, 85 e 86. Sono le sezioni di Catanzaro Lido. In effetti qui i lavori di riconteggio sono stati bloccati dalla Commissione elettorale che ora, in tribunale, sta procedendo all’analisi dei verbali e di ogni singola scheda.

Le anomalie, in effetti, sono diverse. Secondo quanto sta trapelando in queste ore sarebbero circa una decina le schede in più rispetti ai votanti. Una stranezza non da poco. Per il resto è facile osservare come sia alto (troppo alto) il numero di schede nulle. Circa 1100. Il rischio, insomma, è che, a voler pensare male, si siano verificati brogli.

Non a caso la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo su una possibile compravendita dei voti. Ipotesi avvalorata dal fatto che, proprio in queste tre sezioni, “ci sono candidati che godono di numeri altisonanti nelle preferenze”, come scrive Il Quotidiano della Calabria.

Sulla questione è intervenuto anche il Codacons. Con un esposto tutt’altro che: bisogna ripetere le elezioni. Si legge infatti in una nota inviata alla Procura, che “ove rispondesse al vero che nelle urne sono state rinvenute più schede rispetto agli effettivi votanti, le operazioni di voto andrebbero immediatamente annullate. È intollerabile che nell’era dei computer a Catanzaro, oltre 24 ore dopo dal termine delle operazioni di voto, non sia possibile conoscere la volontà dei cittadini, così come sono avvilenti le notizie di schede addirittura superiori ai votanti. Del resto già apparivano curiose le affannose richieste, così come ci sono state segnalate, di blocchi di certificati elettorali avanzate presso gli Uffici comunali”. “Laddove l’Amministrazione comunale – continua ancora il Codacons – omettesse di costituirsi parte civile nei confronti di tutti i soggetti che saranno ritenuti responsabili delle alterazioni della operazioni di voto, provvederemo noi a sostituirci all’ente”.

Insomma, gli scenari rimangono ancora ignoti. È possibile che le verifiche della Commissione elettorale richiedano poco tempo. Ma se dovessero rendersi espliciti brogli, allora la questione diventerebbe senz’altro più delicata, con le indagini della Procura e la richiesta del Codacons che, a quel punto, non potrebbe essere più rifiutata. E si ritornerebbe al voto.