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Crisi: PIL a +1,5%, Italia davvero in ripresa?

I DATI

Nel secondo trimestre del 2017 il PIL è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016. Questo dato, insieme a quelli di tutta l’Eurozona, porta una ventata di cauto ottimismo. Siamo veramente alla fine della crisi? I giovani possono veramente tornare a sperare di avere un’occupazione dignitosa? Ci possiamo veramente lasciare alle spalle questi “nefasti” ultimi 10 anni?

Con calma.

SIAMO FUORI DALLA CRISI?

Sicuramente dei segnali incoraggianti ci sono. Alcuni dei settori più colpiti, come l’immobiliare e l’automobilistico sono effettivamente in ripresa, è innegabile. Quello che bisogna chiedersi è se si tratta di una crescita strutturale o di una contingente. Lo sapremo solo tra qualche anno, nel frattempo però sorgono alcuni dubbi.

È possibile che l’Europa tramite la BCE, così come gli Stati Uniti attraverso la FED stiano beneficiando della stampa di valuta.

VALUTA = FOREX

C’è un aspetto positivo in tutto questo: la valuta può essere un ottimo strumento per tutti, non solo per i governi.

Come si può non solo sopravvivere alla crisi, ma anzi sfruttarla a nostro vantaggio? La risposta è semplice: investendo in modo intelligente sulle valute. Questo tipo di mercato si chiama FOREX (Foreign Exchange).

CHE COS’È IL FOREX?

Nello specifico, che cos’è il Forex? Per fare un esempio pratico, quando si cambia la propria valuta con una straniera in aeroporto, prima di andare in vacanza si fa un’operazione di Forex. Prima di decollare per gli Stati Uniti, decidete di cambiare 1000 euro, ricevendo 1300 dollari. Al ritorno, per via delle oscillazioni delle valute, al momento di cambiare i dollari in euro ricevete 1300 euro. Congratulazioni, avete guadagnato 300 euro investendo sul Forex! Investire nel Forex significa proprio questo: sfruttare le oscillazioni tra le diverse coppie di valute come euro/dollaro, dollaro/yen o euro/sterlina.

È rischioso investire nel Forex? Sì, se non ci si prepara adeguatamente. Come è stato detto, “non sono gli investimenti a essere rischiosi, ma gli investitori!”. Se si è in grado di gestire correttamente il rischio, il business diventa proficuo e si evita un rischio enorme: un errore può portare a quella che viene chiamata “margin call”, l’incubo di ogni trader.

Investire nel Forex è un lavoro come un altro che va imparato e se non si conoscono le regole del gioco è meglio non iniziare affatto. Se invece ci si forma adeguatamente, si è determinati e disciplinati nell’applicare tutto quello che si è imparato, si possono avere enormi soddisfazioni.

MENTRE I GOVERNI STAMPANO VALUTA

Michael Maloney, consulente privato di uno dei più grandi esperti di finanza personale, fa una netta distinzione tra denaro e valuta. Nel suo bellissimo libro “Guida per investire nell’oro e nell’argento”, ci spiega che la crisi che stiamo vivendo non è altro che la conseguenza della decisione dell’ex presidente degli Stati Uniti Nixon di porre fine alla parità aurea. In precedenza gli Stati potevano stampare soldi solo per l’equivalente di oro presenti nelle loro casse, in questo modo i soldi avevano un valore reale.

Dopo la fine di questo vincolo gli stati hanno potuto stampare moneta ogni volta che ne hanno avuto la necessità, per esempio per finanziare guerre. Sono così arrivati l’inflazione, il debito pubblico e tutti gli altri problemi attuali. Un problema, quindi, che arriva da lontano e difficilmente risolvibile a breve.

Le banche centrali sono più volte intervenute per immettere immense quantità di denaro sul mercato al fine di garantire la sufficiente liquidità. In Europa questo è ancora in atto tramite il quantitative easing.

La valuta è il tema ricorrente e rilevante di questo periodo, come si può vedere anche dall’incredibile ascesa delle cripto valute, le monete “virtuali”.

Ad oggi, più che un reale sviluppo economico, l’unica e vera arma dei governi per combattere la crisi è la stampa della valuta.

INVESTIRE CON IL FOREX

In tutto questo, emerge un aspetto estremamente positivo. Prima della crisi pochi “addetti ai lavori” si ritrovavano a parlare di economia, borse e spread, mentre ora queste sono parole di uso comune.

Non è ancora ben chiaro quale sia la situazione e ancora poche persone sanno effettivamente cosa si può fare, ma c’è un risveglio generale, palpabile e riscontrabile nella vita di tutti i giorni. Sta emergendo in maniera dirompente una nuova consapevolezza: tutti possono costruirsi in modo autonomo la propria microeconomia. Ovviamente la politica, la società, l’appartenere ad uno stato piuttosto che ad un altro sono ancora rilevanti, ma la tecnologia, internet, gli smartphone e così via danno una reale possibilità di rendere gli individui sempre più liberi e indipendenti. Ovviamente occorre tanta buona volontà per informarsi, studiare e stare al passo con i tempi.

Una grande possibilità in termini di guadagni, ma soprattutto in termini di stile di vita, viene oggi data dal trading e dagli investimenti in borsa, nel Forex in particolare.