ELEZIONI IN MOLISE/ Ancora strascichi inquietanti: arriva la rissa in Tribunale
Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del Pdl, avrebbe minacciato di denuncia alla Procura di Bari il giudice Stefano Calabria, presidente della collegio impegnato nelle operazioni di controllo dei verbali delle recenti elezioni regionali. Parapiglia in Tribunale, dove sono dovuti intervenire i carabinieri. Calabria, a seguito dell’accaduto, avrebbe minacciato le proprie dimissioni. Una pagina certamente buia, aggravata dal protagonista: un senatore della Repubblica.
di Redazione Infiltrato.it
Tafferugli al Tribunale di Campobasso, protagonista il tonitruante e muscolare senatore Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del Pdl. Secondo indiscrezioni trapelate nella tarda serata, Di Giacomo si sarebbe recato in Tribunale minacciando il giudice Stefano Calabria, presidente del collegio impegnato nelle operazioni di verifica dei verbali; la minaccia che sarebbe stata formulata è quella di una denuncia di Calabria alla Procura della Repubblica di Bari. Il giudice, secondo Di Giacomo, sarebbe colpevole di procedere con estremo zelo e scrupolo alla verifica di congruenza dei verbali pervenuti dalla circoscrizione di Campobasso. Come ormai anticipato da diversi giorni dall’Infiltrato, sarebbero centinaia i voti non attribuiti a Frattura.
La verifica di una piccolissima percentuale dei seggi di Campobasso assomma già ad oltre 500 voti. E’ stato proprio Frattura, all’indomani di un esito elettorale assolutamente sospetto per come è maturato, a chiedere con urgenza la verifica. A Campobasso si è proceduto in tale direzione, mentre parrebbe che a Isernia le cose siano state prese molto più alla leggera. Se questa ultima indiscrezione risultasse vera, sarebbe gravissima. E’ proprio nella circoscrizione di Isernia che si addensano i maggiori dubbi sulla regolarità delle operazioni.
A seguito dell’episodio – in Tribunale sono dovuti intervenire i carabinieri – pare che il giudice Calabria abbia minacciato le dimissioni dal collegio. Resta, sulla sfondo della vicenda, il gravissimo comportamento di un senatore della Repubblica tenuto, più dei comuni cittadini, a dare esempio di rispetto delle istituzioni. In Tribunale, in queste ore, sta arrivando tutto lo stato maggiore del Pdl, con tanto di avvocati. Presente anche Frattura accompagnato dal legale Salvatore Di Pardo.