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ANTICORRUZIONE/ In Molise è nata la prima Commissione regionale

Mentre in Parlamento si cerca ancora di trovare la formula giusta, per non scontentare nessuno, sull’approvazione del DDL sull’anticorruzione in Molise , la nostra Regione sarà il primo ente locale italiano ad essersi dotato di una Commissione regionale Anticorruzione. Sabato scorso nello splendido scenario dell’hotel “Le Palme” a Portocannone il professor Vincenzo Musacchio ne ha ufficializzato la nascita.

di Alessandro Corroppoli

Era il 10 settembre quando ai nostri microfoni il professore disse: “Nel quadro delle iniziative rivolte al potenziamento delle azioni di contrasto alla corruzione nella pubblica amministrazione, la Regione Molise – alla luce delle ultime statistiche e dei recenti casi eclatanti – dovrebbe ritenere necessario procedere alla costituzione di una Commissione Anticorruzione che possa elaborare un corpus normativo finalizzato ad incrementare l’impermeabilità delle amministrazioni pubbliche della Regione rispetto a qualsiasi forma di corruzione”.

Sono trascorsi poco meno di venti giorni da quel 10 settembre. Dieci giorni nei quali il giurista molisano ha avuto modo di interloquire e ricevere aiuto per la sua iniziativa da importanti e prestigiose associazioni che lottano quotidianamente contro il malaffare. Ricordiamo l’Associazione Libera di don Ciotti, l’Associazione Albero Falcone di Palermo, il Movimento per la Giustizia di Gioia Tauro. Assensi sono arrivati anche da parte di Sindaci ed amministratori di Comuni e Regioni limitrofi. Anche dal Molise sono arrivati appoggi incondizionati di alcuni consiglieri regionali (Romano, Frattura, Di Pietro) i quali – stando alle loro parole – dovrebbero perorare la causa all’interno del consiglio regionale. Ma, con ogni probabilità l’appoggio più atteso è quello che Vincenzo Musacchio ha comunicato sabato a tutti i presenti: “ Ho ricevuto la chiamata da parte della segreteria di Salvatore Borsellino il quale non solo condivide l’iniziativa ma è disposto a venire qui in Molise il giorno in cui verrà presentata al pubblico”.

Ma come sarà composta la Commissione?

Nel ricordare che la stessa nasce con gli identici meccanismi con cui nascono le commissioni ministeriali ovverosia: nomina del Ministro in questo caso nomina del Presidente della regione, ma nel caso ciò non accadesse “verrebbe richiesto il riconoscimento con le procedure previste dalla legge per le associazioni riconosciute ed si opererà in piena autonomia ed indipendenza”, la commissione verrebbe territorialmente rappresentata da: un (1) membro per ogni comune con non meno di duemila (2.000) abitanti. Viceversa si reggerà su una struttura così composta:  Ufficio di Presidenza, Componenti effettivi, Componenti supplenti e Comitato Consultivo (di cui faranno parte organi giudiziari e amministrativi). Avrà potere di inchiesta non vincolante così come quello di adire le autorità giudiziarie. Inoltre potrà costituirsi in giudizio e avrà potere di verifica non vincolante. Infine oltre ad accreditarsi presso la Presidenza della Repubblica e presso la Regione si impegnerà anche in tema di leggi e codici di comportamento.

A conclusione dell’incontro il professore di Portocannone annuncia ai presenti che entro la prima decade di ottobre non solo verranno ufficializzati i nomi ma la commissione sarà operativa a tutti gli effetti di legge.