Cieli bui, il Governo Renzi copia quel “genio” di Monti: spegnere le luci delle città
Il governo Renzi, tramite il commissario alla Revisione della spesa pubblica, Carlo Cottarelli, vuole riproporre pari pari una brillante idea, si fa per dire, del Governo Monti: spegnere le luci della città per risparmiare. “Bisogna smetterla di avere paura del buio”. Ecco cosa prevedeva la norma del Governo Monti e perchè risulterebbe inefficace. Anche se a proporla fosse il governo dei “ggiovani”, targato Renzi.
Era nascosta tra le pieghe della legge di stabilità presentata dal Governo Monti. E ora viene riproposta – pari pari – dal Governo Renzi.
“Cieli bui”, l’hanno ribattezzata. Si leggeva nella bozza governativa di Monti: “Per finalità di contenimento della spesa pubblica, di risparmio di risorse energetiche, nonché di razionalizzazione ed ammodernamento delle fonti di illuminazione in ambienti pubblici”.
Insomma, il rischio è quello di avere strade meno illuminate. Si dirà: se è per contenere la spesa pubblica ben venga. Vero. Ma è altrettanto vero ricordare che l’illuminazione delle strade è, ovviamente, competenza dei Comuni. Perché obbligare gli enti cittadini a tagliare anche se, mettiamo caso, siamo in presenza di un comune virtuoso che non è in rosso e che, dunque, potrebbe tranquillamente prendere i soldi dalle proprie casse per garantire un’illuminazione soddisfacente?
Basterebbe spegnere le luci «non necessarie» per risparmiare 100-200 milioni nell’immediato, scrive Cottarelli sul suo blog, riprendendo l’idea – poi naufragata – di Rigor Montis.
Ma il problema non è tanto l’illuminazione stradale, già ridotta ai minimi termini e in alcuni casi fatiscente, quanto la spesa degli uffici pubblici, di notte illuminati come fossero discoteche. Ma di questi, ovviamente, nessuno vuole occuparsi.
Siamo di fronte all’ennesimo taglio inutile, che i cittadini pagheranno in termini di sicurezza stradale e sociale.