Attentato terroristico a Berlino, tir sulla folla: il video della strage
Ieri sera un tir è piombato a tutta velocità sulla folla che faceva acquisti al mercatino di Natale più frequentato di Berlino, in pieno centro. Un attentato terroristico che ha causato 12 morti e 48 feriti. Ecco il video.
Dopo la strage di Nizza, un altro camion viene lanciato a tutta velocità contro la folla. Per uccidere.
L’attentato terroristico che ha colpito il cuore di Berlino, causando 12 morti e 48 feriti, è il terzo dell’assurda giornata di ieri, come ha ricordato in un tweet Donald Trump.
Today there were terror attacks in Turkey, Switzerland and Germany – and it is only getting worse. The civilized world must change thinking!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 19 dicembre 2016
La Germania, per la seconda volta in pochi mesi, si risveglia sotto choc.
L’Europa continua a chiudere gli occhi di fronte al terrorismo di matrice islamica, ma ha già lanciato il suo #prayforberlin. Dopo #prayforcharlie, #prayforparis e via pregando.
Gli attestati di solidarietà dei leader occidentali si sprecano, come al solito in questi casi.
A questa finta gara di perbenismo ha partecipato anche il Ministro degli Esteri Alfano, vicino (ovviamente) al popolo tedesco.
Spregevole attacco al cuore dell'Europa. Vicini a famiglie delle vittime, al Governo e al popolo tedesco colpito da questa tragedia #Berlino
— Angelino Alfano (@angealfa) 19 dicembre 2016
Nessuna parola, invece, sul fatto che il tir utilizzato per la strage di Berlino sia partito dall’Italia.
Il Belpaese, ancora una volta, dopo il caso di Salah Abdeslam, si ritrova ad essere centro nevralgico per gli spostamenti in Europa dei terroristi. Che usano la nostra terra come base logistica, probabilmente aiutati e sostenuti in questo dalle mafie italiane, in particolare dalla camorra, di cui sono stati accertati i rapporti con l’Isis.
Ma questo è meglio non twittarlo.
ATTENTATO A BERLINO: STRAGE AL MERCATINO DI NATALE
Non è casuale né il momento né il luogo scelto per la strage.
Si è voluto colpire il turismo natalizio tedesco a pochi giorni dalle festività. Siamo pronti a scommettere che Berlino e l’intera Germania vedranno crollare le prenotazioni e disdire la maggior parte di quelle che sono già state fatte dai vacanzieri natalizi.
La strage di Parigi, ricordiamolo, accadde a un mese circa dal Natale. E l’industria del turismo francese, da allora, ha perso oltre 750 milioni di euro; la capitale d’Oltralpe ha segnato un -11,4% di arrivi, come ha riferito Le Monde.
La guerra del terrore è (anche) una guerra economica e psicologica. Dove la paura blocca la libera circolazione di persone e denaro.
I dettagli dell’attacco a Berlino sono stati riportati, minuziosamente, da Repubblica:
“L’attacco è accaduto intorno alle 20,15 nei pressi della Kurfuerstendamm Avenue, vicino alla chiesa intitolata al Kaiser Guglielmo, nella parte occidentale della città, zona commerciale e affollata nel quartiere di Charlottemburg. La zona ora è blindatissima. Secondo la tv tedesca Ard e il Berliner Morgenpost che citano una fonte di polizia, gli attentatori a bordo del camion erano due. Uno è stato trovato morto all’interno del tir, schiacciato dall’impatto con la folla, l’altro sarebbe saltato fuori e fuggito a piedi in direzione del Tiergarten, lo zoo, ma è stato arrestato.”
CHI GUIDAVA IL CAMION?
Gli uomini alla guida del tir che si è schiantato sulla folla sono due: un polacco (ricordiamo che la targa del camion è della Polonia), trovato morto all’interno della cabina; e un pakistano, arrestato poco dopo la strage.
Le indagini degli inquirenti si stanno concentrando proprio su quest’ultima figura.
Fonti dell’intelligence – come riporta l’agenzia tedesca Dpa – riferiscono che si tratta di un migrante pakistano di 23 anni, entrato in Germania lo scorso febbraio come richiedente asilo.
L’uomo era già stato schedato dalla polizia per reati minori ma la sua natura estremista era pressoché sconosciuta alle autorità tedesche.
BLITZ NEL CAMPO PROFUGHI
A gettare ulteriore benzina sul fuoco del rapporto tra immigrazione clandestina e terrorismo ci hanno pensato le unità speciali della polizia che – secondo il Die Welt – hanno fatto irruzione in un hangar dell’ex aeroporto di Tempelhof, nella capitale tedesca, dove da un anno è stato allestito un grande campo che profughi.
200 agenti sono impegnati nell’operazione. Al momento non si segnalano ulteriori arresti.