OSPEDALE ISERNIA/ Veleno per topi nel blocco operatorio: le reazioni politiche e l’alzata di spalle di Rosa Iorio
Rosa Iorio, sorella del governatore del Molise e candidata sindaco, alza le spalle e dice di non saperne niente. Peccato, perchè il suo ruolo di Direttore del Distretto Sanitario Isernia-Venafro glielo imporrebbe. Ma soprattutto dichiara di non avere il dovere istituzionale di intervenire. A cercare di salvare capre e cavoli è il senatore del Pdl Ulisse Di Giacomo, firmatario del Protocollo d’intesa con cui si è preso atto del finanziamento di due milioni di euro per una struttura che dopo 3 anni dal completamento ancora non funziona: “La situazione si risolverà“. Se lo dice lui… A fare da contraltare ai due pidiellini sono gli esponenti del centrosinistra. E già si parla di video degli orrori e di una futura interrogazione parlmanentare.
di Viviana Pizzi
Veleno per topi in camere operatorie mai utilizzate e attrezzature nuove di zecca con il libretto di istruzione attaccato. Come se non bastasse, l’ascensore per trasportare i malati non esiste. Per una spesa di due milioni e 250 mila euro che grava sulle spalle dei cittadini molisani, davvero stanchi di pagare per non ottenere il servizio sanitario di cui avrebbero diritto. I candidati a sindaco di Isernia sono stati informati dell’accaduto. Ma mentre Rosa Iorio, sorella del governatore della Regione Molise Michele Iorio, sembra averlo appreso da noi, Ugo De Vivo – lo sfidante di centrosinistra – ne era già a conoscenza, sconvolto nell’aver constatato la presenza di veleno per topi nel nuovo blocco operatorio della struttura ospedaliera.
Rosa Iorio ignorava le condizioni pietose delle sale inutilizzate. Non conosceva il rischio di infiltrazioni ratti nelle stanze. Eppure ci deve essere qualcuno che ha ordinato di mettere il veleno in quei posti, qualcuno che crede nel rischio per la salute dei cittadini e sa di poterlo garantire solo in quel modo poco ortodosso. “Non ne so nulla della questione del veleno. Lo sto apprendendo da voi – ha dichiarato il candidato sindaco Rosa Iorio – la questione ospedale non é di mia competenza. All’interno della Asrem svolgo mansioni diverse che non riguardano il Veneziale di Isernia. Lei lo sa. Non amo parlare di cose che non conosco“.
Ma noi l’abbiamo incalzata lo stesso. Sostenendo che non poteva non sapere e chiedendo cosa farà se dovesse essere eletta alla carica di primo cittadino. “Se ci sono macchinari inutilizzati é sicuramente perché non ci sono i medici che li dovrebbero far funzionare – ha aggiunto Rosa Iorio – ma so che esiste un piano di sviluppo per l’ospedale che ne prevede l’utilizzo anche se non conosco i termini della sua applicazione“.
Da questa risposta si evince che nessuno spreco sarebbe stato messo in atto a Isernia secondo il candidato Iorio. “Come futuro sindaco non sarei obbligata a spingere sulla questione ospedale – ha aggiunto – ma faremo quanto é possibile per salvaguardare la salute dei cittadini che é la prima cosa importante. Per altro vi conviene chiedere al direttore generale Angelo Percopo“.
Il candidato sindaco Ugo De Vivo non si é meravigliato affatto. Insieme ad altri esponenti del centrosinistra aveva già parlato di questi argomenti, di sprechi e inefficienze del sistema sanitario regionale e isernino in particolare. Ma il pericolo topi proprio non lo aveva considerato. “Uno spettacolo indegno -ha sostenuto De Vivo – contro il quale lotteremo se vengo eletto sindaco. Faremo un’azione di vigilanza senza quartiere contro gli sprechi e per la salute dei cittadini. Proietteremo se possibile il filmato durante l’ultimo comizio per far capire agli isernini quanto sta accadendo“.
Abbiamo interpellato sulla questione anche il senatore del Pdl Ulisse Di Giacomo, ex assessore alla sanità regionale e firmatario del Protocollo d’intesa con cui si è preso atto del finanziamento di due milioni di euro per una struttura che dopo 3 anni dal completamento ancora non funziona. Anche lui sulla questione veleno per topi é rimasto interdetto.
“Il veleno per topi é un fatto grave – ha dichiarato Di Giacomo – é una novità a cui non so dare una risposta. Sono fuori dai giochi da molto tempo in materia di sanità. Ma prima di gridare allo scandalo affronterei il problema con cautela. Sapevo che c’erano aree non utilizzate e attrezzature mai andate in funzione. I motivi potrebbero essere due: l’abbandono o l’utilizzo successivo di questi macchinari. Sono convinto che se si trovano lì é perché verranno messi in funzione successivamente. Del problema ascensore ne é a conoscenza anche il direttore generale Angelo Percopo. Si tratta di una questione strutturale che verrà risolta al più presto“.
Il consigliere regionale del Pd Danilo Leva é restato altrettanto esterrefatto. “Lo spettacolo a cui si assiste all’ospedale di Isernia -ha dichiarato Leva – altro non é che la fotografia della sanità molisana. Del piano del governo Iorio che non incide con un’azione significativa ma che procura soltanto debiti e malaffare. Siamo arrivati davvero alla frutta. Ma vigileremo interessando tutti gli organismi competenti ma anche sensibilizzando i cittadini di Isernia. È importante che visualizzino questa fotografia alla vigilia delle elezioni comunali“.
Il più concreto é Cristiano Di Pietro, consigliere regionale dell’Italia dei Valori. “Ho visto il video e ho letto l’articolo ad esso collegato -ha dichiarato Di Pietro – il fatto documentato é gravissimo. In primis provvederemo a fare una segnalazione al gruppo nazionale dell’Italia dei Valori per presentare una interrogazione alla Camera dei Deputati. Poi ci muoveremo anche a livello regionale cercando la documentazione su quanto segnalato nella vostra inchiesta. In ogni caso il nostro impegno sarà orientato in una direzione. Sapere chi é il responsabile di questo scempio e di questi sprechi“.
Il pensiero unanime é quello che le cose devono assolutamente cambiare.
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QUESTA LA REPLICA DELL’ASREM
In merito agli articoli pubblicati “ stranamente e solamente” in questi giorni su alcuni quotidiani regionali e nazionali e sui quotidiani on line relativi alla mancanza dell’ascensore per il trasporto dei pazienti nelle nuove sale operatorie dell’ospedale Veneziale di Isernia, l’Ufficio Stampa Asrem precisa:” l’esigenza di collegare le nuove sale operatorie con il blocco delle degenze è emersa subito all’attenzione della Direzione Generale Asrem, che si è attivata per richiedere finanziamento specifico con nota prot. 47561 del 31.05.2011 alla Regione Molise. Lo scorso mese di febbraio si è provveduto all’aggiudicazione provvisoria, alla ditta Spinosa Generali SPA, dei lavori di “realizzazione di collegamento degenza sale operatorie, messa in sicurezza della scarpata adiacente il padiglione D.E.A. (dipartimento emergenza ed accettazione) e messa in sicurezza dei parapetti in cemento armato disposti sulla copertura dell’ospedale Veneziale di Isernia”.
Attualmente sono in corso di esecuzione nel padiglione D.E.A. lavori che comprendono la messa in opera, previa costruzione dei relativi vani, di n.2 monta lettighe di collegamento tra i sovrastanti reparti (cardiologia, rianimazione, pronto soccorso) e le nuove sale operatorie.
I materiali di scarto, vestiario degli operai, evidenziati dal video realizzato dalla testata on line “infiltrato” sono presenti esclusivamente nelle aree attualmente oggetto dei lavori e zona di arrivo dei monta lettighe e quindi non nelle sale operatorie.
Per quanto riguarda il “veleno per topi”, questo è stato posizionato esclusivamente in maniera preventiva al fine di evitare la presenza dei ratti o altri animali in locali non ancora in uso.
Più in generale per ciò che attiene l’intero complesso dell’ospedale Veneziale di Isernia, a fronte di lavori affidati in somma urgenza (giusto verbale di accertamento prot. 38 redatto dal Nucleo di P.G. del Comando VV.F. di Isernia) è già eseguiti per un totale di circa € 250.000,00 , sono in corso di affidamento ulteriori lavori che comprendono, tra l’altro, la fornitura e posa in opera di n.4 impianti elevatori di cui n.2 monta lettighe per il collegamento degenze sale operatorie e n.2 ascensori ad uso esclusivo dei visitatori.
E’ bene sottolineare che tutti i lavori sopra menzionati fanno parte di un piano graduale di rinnovamento, “deliberati con atti pubblici già dal novembre 2011”, delle strutture e di tutti gli impianti elevatori del presidio ospedaliero Veneziale di Isernia; risultando questi ultimi, è bene ricordarlo, nella maggior parte dei casi obsoleti, per i quali riesce difficile anche il reperimento dei pezzi di ricambio”.
L’Ufficio Stampa