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SCORTA/ La rettifica del senatore Giacomo Caliendo (Pdl)

Ci ha scritto il senatore Giacomo Caliendo (Pdl) in merito all’articolo a firma Antonio Acerbis “SCORTA/ 600 beneficiari tra giornalisti, ex ministri, condannati o sotto processo. E molti vanno al mare”. Il dottor Caliendo ci ha fatto notare alcune imprecisioni presenti nel pezzo. Ringraziandolo e scusandoci, pubblichiamo la lettera di Caliendo con la quale rettifichiamo, precisando, però, che il merito dell’articolo, come facilmente anche i nostri lettori potranno osservare, non cambia.

 

L’articolo in questione è “SCORTA/ 600 beneficiari tra giornalisti, ex ministri, condannati o sotto processo. E molti vanno al mare”. Nel pezzo, a firma Antonio Acerbis, si offre un resoconto di quanti abbiano diritto alla scorta. E, soprattutto chi ne beneficia. Tra questi anche, appunto, l’ex sottosegretario alla giustizia Giacomo Caliendo, nei confronti del quale sono state commessi alcune imprecisioni che qui rettifichiamo.

Ecco il passo della lettera inviataci da Caliendo con le dovute precisazioni: “in quell’articolo – ci dice il senatore – si scrive che il sottoscritto ‘sarebbe sotto scorta nonostante il suo nome sia finito pesantemente nell’inchiesta P4 (la Procura aveva chiesto l’autorizzazione a procedere, ma è stato salvato dal carcere dal voto della Camera)’. Probabilmente l’autore dell’articolo voleva riferirsi all’inchiesta sulla cosiddetta P3 nella quale sono stato effettivamente coinvolto, ma lo stesso articolista (forse non sapendolo, ma a questo punto provvedo io ad informarlo) omette di precisare che il relativo procedimento, su  richiesta della Procura, è stato archiviato dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma in data 14/3/2012”.

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Altra considerazione importante. Non c’è mai stata nei confronti di Caliendo una richiesta di autorizzazione a procedere e, tantomeno, una richiesta di arresto, ma solo una mozione di sfiducia, istituto prettamente parlamentare, respinta dalla Camera dei Deputati.