“I discorsi si devono fare chiari”. Questo – secondo quanto appreso solo ieri sera – si sarebbero detti due mafiosi intercettati parlando delle elezioni regionali in Sicilia. Piomba, dunque, l’ombra della criminalità anche su questa tornata elettorale. Il rischio che possa trovare terreno fertile è forte, dopo due governatori, uno condannato (Cuffaro), l’altro imputato (Lombardo) per concorso esterno in associazione mafiosa ed un consiglio – l’ultimo – con il record di inquisiti: 24 su 90. E a scorrere i nomi dei candidati oggi, il discorso non è affatto cambiato.