Berlusconi chiede la fiducia: alla massoneria
Berlusconi chiede la fiducia e manda messaggi espliciti alla massoneria. Vediamo come e quando il Presidente ha confermato, ancora una volta, di essere un Maestro.
Fiducia approvata. Berlusconi e la sua cricca sono salvi, per ora, anche se i numeri non ci sono. Le reazioni nella maggioranza formano un caleidoscopio eterogeneo: Bossi si lamenta, Maroni prevede che a Marzo si andrà a votare, Bocchino si sente decisivo, Fini prepara il nuovo partito per martedì.
Dopo una giornata lunghissima, in cui il crepuscolo berlusconiano si tinge di un rosso più intenso che preannuncia l’arrivo della sera, la situazione politica italiana è sempre più da teatrino, da operetta incompiuta: una prima Repubblica che non è mai scomparsa, una seconda fondata sulle basi, fortemente massoniche, della prima.
Oggi Il Fatto Quotidiano parla apertamente di una loggia massonica privata – composta dal triumvirato Berlusconi, Verdini e Dell’Utri – in grado di decidere le sorti del PDL. Che è si l’abbreviazione di Partito della Libertà, ma è soprattutto, nel linguaggio massonico, l’acronimo di piedilista, “registro di appartenenti a logge nei quali gli iscritti venivano elencati invece che con il proprio nome, con soprannomi o pseudonimi di copertura”.
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Cesare vi dice qualcosa?
Già nel nome, il nuovo partito berlusconiano richiamava esplicitamente ad un linguaggio esoterico proprio della massoneria, di cui vari esponenti – sia della maggioranza che dell’opposizione – fanno parte, chi segretamente chi quasi alla luce del sole; conoscere questo linguaggio significa essere in grado di decifrare i segnali che tutti i giorni riempiono i media con parole e gesti inconfondibili.
L’ultimo governo Berlusconi è partito nel segno della massoneria: basta guardare il video sottostante, dove si vedono due parlamentari (a proposito, qualcuno riesce a capire chi sono quei due?, ndr) salutarsi secondo la tradizione massonica. Il video è datato Luglio 2008, anche in quel caso si stava votando la fiducia al Governo e le riprese, realizzate da TG Parlamento, si soffermano – in maniera del tutto casuale – su un dialogo tra i due delegati.
Quel tipo di abbraccio, con la mano che si stringe sul gomito della persona da salutare, ha un solo inequivocabile significato, così come uno dei due segnali massonici inviati da Berlusconi durante la richiesta di fiducia alla Camera. Il momento è delicato, il Presidente affronta il tema della giustizia, su cui rischia di naufragare la sua avventura politica, ma nonostante l’importanza dell’argomento vi si dedica solo con un breve passaggio, che dura poco meno di 5 minuti, in cui parla di separazione delle carriere, lodo Alfano, processo breve e risorse da destinare alla Giustizia.
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Per ben due volte, e in seguito a frasi chiave, Berlusconi ha nascosto la mano sinistra nella tasca della giacca: la prima volta dopo aver pronunziato lo slogan “garanzia per gli indagati”, la seconda dopo aver parlato di “legge a tutela delle alte cariche dello Stato”, inviando così un messaggio preciso ai suoi intenditori di poche parole. Infatti anche la mano nascosta è un gesto che nel gergo massonico assume un particolare significato esoterico.
Resta da capire quanti sono e quanta forza hanno i parlamentari onesti e non deviati, cosa possono fare, e quando, per cambiare l’attuale situazione e soprattutto cosa combineranno i grandi media, che oramai sono in grado di determinare l’agenda politica, creare dossier e contro dossier, manipolare l’informazione e modificare la realtà vera con quella percepita.
Speriamo che le sacche di onestà, che ancora vivono in questo Paese, abbiano sempre più forza per contrastare il degrado morale e civile di una società preoccupata di tirare a campare e quindi disinteressata a problemi che sembrano distanti anni luce e che invece, se risolti, possono incidere sulla diffusione e la condivisione del benessere.