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Caso Marò, nuovo ricovero per Massimiliano Latorre: ecco cos’è successo

Il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, colpito da un’ischemia lo scorso agosto, è stato costretto ad un nuovo improvviso ricovero: ecco cos’è successo.

Il caso dei due Marò si arricchisce di un nuovo particolare: Massimiliano Latorre, il fuciliere colpito da ischemia lo scorso agosto e rientrato in Italia per la riabilitazione, è stato ricoverato all’ospedale di Milano per nuovi accertamenti.

Secondo fonti mediche, si tratta del normale programma di recupero post-ischemico ma quello che desta maggiore preoccupazione è che si sta avvicinando, pericolosamente, la data fatidica del 12 gennaio, quando Latorre dovrà rientrare in India.

O meglio, dovrebbe, perchè il precipitare degli eventi tra Italia e India, con l’acuirsi della crisi diplomatica in seguito alla clamorosa sentenza della Corte Suprema, fa pensare che il nostro governo voglia trattenere in Italia Latorre.

Dall’altra parte dell’oceano però il ministero dell’Interno indiano è convinto che, invece, Latorre rientrerà. Anche per questa ragione è stato impedito a Girone di lasciare il Paese per le vacanze natalizie, come ribadito da fonti ministeriali indiane al quotidiano “The Economic Times”. 

Un’alta fonte governativa indiana ha ricordato che “il ministero dell’Interno aveva messo nero su bianco che l’istanza (dello scorso dicembre) di Girone per una licenza natalizia in Italia dovesse essere fortemente criticata nell’udienza della Corte Suprema. Con l’argomento che la presenza di Girone in India era l’unica garanzia per il ritorno di Latorre”.

Il 12 gennaio sapremo con certezza se l’Italia avrà le palle per trattenere Latorre e per riportare a casa Girone. 

La compagna di Latorre, Paola Moschetti, pochi giorni fa gli ha dedicato un bellissimo pensiero sul suo profilo facebook: “Massimiliano possa superare i suoi problemi di salute e ritrovare anche solo parte di quella serenità che l’ingiustizia che subisce gli sta togliendo di giorno in giorno e che Salvatore possa finalmente far rientro dai suoi cari che sia restituito a noi tutti parte di quel che ci è stato sottratto ponendo fine a questa acuta sofferenza.”

Ci uniamo al “sogno” di Paola e speriamo che il nostro Governo faccia, almeno per una volta, il suo dovere.

Difendere i propri cittadini.