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Derivati avariati: Fabrice Tourre, ex vicepresidente di Goldman Sachs, finisce sotto processo

Eppur si muove. Persino la magistratura si è accorta che lo squalo GS va trattato come tale. Ed ecco la mazzata per il colosso finanziario americano: il 28enne francese Fabrice Tourre, ex vice presidente, è accusato di aver costruito il sintetico Abacus che ha portato alla perdita di oltre un miliardo di dollari a diversi istituti di credito internazionali. Sarà l’unico a pagare? Oppure diventerà il primo vero grande pentito della finanza sporca?

 

Il derivato sintetico Abacus è stato ritenuto fraudolento dalla Sec. Coloro che  investirono in quel “cdo” persero 1 miliardo. Ma le authority Usa hanno fallito nel perseguire i crimini dei banchieri responsabili della crisi e ora si rifanno coi pesci piccoli.

E sul banco degli imputati ci finisce il finanziere ventottenne francese Fabrice Tourre. Che come ha sottolineato Massimo Gaggi del Corriere della Sera a quell’età era già vicepresidente di Goldman Sachs ed ebbe un ruolo centrale nella costruzione di Abacus A c1. Che altro non è che un’obbligazione che ha un debito come garanzia collaterale dagli aspetti fraudolenti.  Il processo è iniziato in questi giorni davanti al tribunale federale di Manhattan. Contro di lui una selezione di nove giurati di cui 5 donne. A rischiare una condanna insieme a lui sono le grandi banche Usa e soprattutto Goldman Sachs.  Istituti che hanno faticato molto per uscire dall’opinione pubblica dopo il crollo dei mercati del 2008.

Insieme alla Sec la Consob americana vede nel processo Tourre Goldman un’ultima occasione di riscatto con essendo fin qui riuscita a incastrare nessuna grande banca nelle indagini seguite al fallimento della Lehman del settembre 2008.

Il processo di oggi è civile e Goldman non è imputati, avendo risolto la sua posizione giudiziaria tre anni fa con un patteggiamento da 550milioni di dollari. Ora l’attenzione è tutta concentrata sul dibattimento che dovrebbe durare all’incirca tre settimane. Tra i testimoni ci saranno i capi della banca, la più prestigiosa di Wall Street e John Paulson il finanziere che partecipò alla costruzione di Abacus ma solo per scommettere contro questo strumento finanziario.

Chi investì in Abacus? Si tratta di grandi istituti come l’Abn Amro Bank (olandese, ora appartiene alla Royal Bank of Scotland) e la tedesca Ikb Industriebank che persero più di un miliardo di dollari. Paulson guadagnò quasi altrettanto.

Secondo la Sec la mancata informazione configura una truffa:  Tourre però nega tutto. Il finanziere francese ora è un simbolo della degenerazione di Wall Street.  Nel 2010 quando furono scoperti tutti gli imbarazzanti dettagli dell’operazione Abacus, emersero anche alcune email del 2007.

Lettere nelle quali Tourre prevedeva l’imminente crollo della finanza di Wall Street per effetto di meccanismi perversi come quelli che lui stesso aveva contribuito a costruire:Tutta la costruzione sta per collassare, Unico potenziale sopravvissuto il favoloso Fabrice (cioè lui stesso, n.d.r.) che è al centro di questo gioco di strumenti esotici, basati su un effetto-leva estremo, creati senza spiegare agli interessati tutte le implicazioni di queste mostruosità”. Si tratta di una autoaccusa dopo la quale Tourre ha lasciato la Goldman e ha fatto anche ammenda.

Si tratta di un giovane genio della finanza finito in un gioco più grande di lui che si è limitato a seguire la grammatica in voga a Wall Street. La Goldman intanto trema: ha speso gli ultimi tre anni nella ricostruzione dell’immagine della banca. Restauro riuscito anche perché nel mirino ora sono finiti altri come la Jp Morgan Chase inciampata nello scandalo «London Whale».