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L’addestramento del 1° Reggimento Paracadutisti Tuscania [VIDEO]

Parà del Tuscania in volo
Parà del Tuscania in volo

Il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” è una delle unità di punta dell’Arma dei Carabinieri.

Tutto il personale del reparto è formato da paracadutisti e, al pari del G.I.S. (Gruppo d’Intervento Speciale), del 7° Reggimento carabinieri “Trentino-Alto Adige” e del 13º Reggimento carabinieri “Friuli-Venezia Giulia”, dipende dalla 2ª Brigata mobile dell’Arma.

La doppia anima del 1° Reggimento Paracadutisti Tuscania

La particolarità del “Tuscania” è quella di essere un reparto caratterizzato però da una doppia anima: quella militare in primis, essendo un reggimento di fanteria paracadutista, ma anche quella di reparto in grado di effettuare compiti di polizia, vista l’appartenenza all’Arma dei Carabinieri e quindi capace di  mantenere vivo quel valore aggiunto che tanto giova negli attuali scenari di conflittualità ibrida.

Il Reggimento ha sede a Livorno, nella Caserma “Vannucci”, base stanziale anche di alcuni reparti appartenenti alla Brigata paracadutisti “Folgore”.

Il prestigioso reparto ha da sempre svolto in tutta la sua storia i compiti tipici e caratteristici delle truppe paracadutiste.

1 reggimento paracadutisti tuscania addestramento
1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania” in addestramento

Le prime missioni del 1° Reggimento Paracadutisti Tuscania

Tali missioni, tra le più difficili da eseguire in ambito militare, possono essere sintetizzate nell’occupazione preventiva e nella difesa di posizioni o siti di particolare rilevanza operativa sovente situati in territorio ostile o non permissivo, ma anche l’interdizione e la contro-interdizione d’area che, specialmente negli scenari caratterizzati dalla guerra ibrida, vanno a declinarsi in vere e proprie operazioni di controguerriglia.

A tal proposito, però, è interessare sottolineare come una delle prime azioni operative condotte dal reparto nel dopoguerra sia stata effettuata a supporto del Ministero dell’Interno e condotta in territorio nazionale.

Le peculiarità del “Tuscania” vennero, infatti, utilizzate nel supporto dei reparti territoriali dell’Arma nel contrasto delle iniziative di tipo terroristico-separatiste di movimenti operanti durante gli anni Sessanta in Alto Adige.