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MOLISE/ Uno scenario elettorale che non promette niente di buono

Ci sono il gatto & la volpe, che giocano a perdere; c’è il leader maximo, che non vuole le primarie perché “sennò s’imbroglia”; c’è De Matteis, anzi Di Giacomo, anzi Iorio, che tira le fila dei suoi e degli altri. E poi ci sono quei ragazzi che “hanno sempre dato tutto senza chiedere nulla in cambio e che sono pronti a salire nella politica delle istituzioni.”

di Luca Garofalo

Micaela Fanelli è un ottima candidata il cui unico demerito è essere stata sponsorizzata da Ruta e Leva.  Nel centro sinistra Molisano quelli che decidono sono spesso i più egoisti ed arrampicatori. Ruta è riuscito a risollevarsi e a sottomettere tutti, e la Fanelli è stata una vittima sacrificale dei suoi giochetti.

Proporre alle ipotetiche primarie del centro-sinistra la candidatura di Paolo Di Laura Frattura, ex Forza Italia, rappresenta l’intenzione di essere sconfitti alle regionali… d’altronde farebbe comodo a molti fare non-opposizione.

Il giovane-vecchio Leva continua benissimo a distruggere il centrosinistra,  garantendosi una futura elezione come consigliere regionale senza aver fatto qualcosa di significativo nei suoi 5 anni di non opposizione. Il PD ha , ancora, tante persone che per la politica hanno sempre dato tutto, senza chiedere nulla in cambio, nemmeno un po’ di gratitudine. Manuela Cardarelli, Nicola Mignogna, Francesca Di Cristofaro e Giuseppe Macoretta sono solo alcuni dei giovani del PD pronti a salire nella politica delle istituzioni…si spera un’inversione di rotta!

Antonio Di Pietro non si candiderà presidente alla regionali per paura di perdere e per non perdere visibilità a livello nazionale…intanto il suo partito perderebbe, secondo i sondaggi, 20 punti percentuali in Molise. Riguardo le primarie, era lo stesso Di Pietro a chiederle qualche anno fa. Si possono regolamentare e il fatto che ci possano essere brogli non giustifica le affermazioni del leader maximo dell’IDV. Bisogna avere fiducia affinché ci siano cambiamenti democratici positivi e questo ce lo insegnano gli antichi Romani. Se così non fosse, bisognerebbe fare un’armata di tante liste come fa ultimamente il centrodestra…il centrosinistra sarebbe battuto, com’è già successo.

La novità positiva di questa campagna elettorale è la candidatura di giovani che fanno politica tutto l’anno: sono i giovani della FGCI candidati nella lista dei Comunisti Italiani, un baluardo della sinistra giovanile.

Se la Fanelli sarà una spina nel fianco per diversi nell’establishment molisano e, comunque andassero le provinciali, sarebbe comunque un valido aiuto per rinnovare la classe dirigente dei partiti, c’è da sottolineare come la ricandidatura di D’Ascanio per il secondo mandato sarebbe stata vincente, ma chi si scontra con le mancanze di democrazia nei partiti non viene premiato.

Bisogna trovare l’unità tra chi crede nel rinnovamento e avere il coraggio di esporre la propria appartenenza senza reticenze.