Aereo Malesia scomparso, accusa shock dell’Interpol: “No terrorismo ma traffico di esseri umani”
Mettete da parte ogni ipotesi complottistica, sedetevi e leggete con calma l’ipotesi agghiacciante formulata dall’Interpol sul caso dell’aereo Malaysia Airlines scomparso: “Non erano terroristi”, si appura dopo le prime indagini, “si tratta di traffico di esseri umani”. Ecco le dichiarazioni ufficiali riportate da TmNews.
S’affaccia l’ipotesi di traffico d’esseri umani più che di terrorismo tra le cause della scomparsa del Boeing 777 della Malaysia Airlines. Lo ipotizza la Interpol dopo avere appurato che i due iraniani saliti a bordo con passaporti rubati “non erano terroristi”.
I due uomini sono Pouri Nour Mohammadi, nato il 30 aprile 1995, e Delavar Syed Mohammad Reza, nato il 21 settembre 1984. La polizia della Malaysia aveva già riferito di Mohammadi, 19 anni, precisando che era diretto in Germania per chiedere asilo.
La presenza dei due, tuttavia, sarebbe riconducibile al traffico d’essere umani. Il segretario generale dell’Interpol, Ronald K. Noble, infatti, ha dichiarato che “la pista terroristica si allontana” nelle indagini sulla scomparsa del Boeing 777. “Più informazioni raccogliamo, più siamo portati a concludere che non si tratta di un episodio di terrorismo (…)”, ha dichiarato Noble. Anzi, la presenza a bordo dell’aereo dei due passeggeri con passaporto falso, ha aggiunto il funzionario, probabilmente “si tratta di traffico di esseri umani”.
Sul disastro sta indagando anche la polizia svedese che ha accertato che uno dei due passeggeri in questione intendeva recarsi in Svezia per chiedere asilo. Secondo il quotidiano Aftonbladet, l’iraniano, 29 anni, si chiamava Delavar Seyedmohammaderza, ma viaggiava sotto il nome di Luigi Maraldi, il cittadadino italiano che risultava nell’elenco dei passeggeri del Boeing 777.
Secondo un portavoce della polizia di Goeteborg, l’uomo, partito da Kuala Lumpur, prevedeva di recarsi a Malmö, via Pechino, Amsterdam e Copenhagen. Un lontano parente che l’aspettava in Svezia ha informato la polizia che il ragazzo si trovava a bordo dell’aereo scomparso.
L’altro passeggero munito di passaporto falso si chiamava Pouria Nour Mohammad Mehrdad, 19 anni. Secondo l’Aftonbladet, questo secondo giovane, intendeva recarsi in Germania con il suo passaporto austriaco.
Il Boeing 777 della Malaysia Airlines, con a bordo 227 passeggeri e 12 membri di equipaggio, è scomparso la scorsa settimana nella zona compresa tra l’est della Malaysia e il sud del Vietnam.