Investire in banca piace sempre meno
Oggi come oggi avere dei risparmi è già una cosa molto rara. Sono più le famiglie che racimolano fino all’ultimo spicciolo rispetto a quelle che pensano a dove investire i risparmi.
Eppure qualcuno c’è, e si pone anche il problema se mettere i risparmi in banca o altrove (maggiori dettagli su http://www.calcoloratamutuo.org/guida/banca ). In realtà il momento non è propizio per alcun tipo di investimento, nel senso che gli interessi sono troppo bassi un po’ ovunque, ma quello che fa notizia è la sfiducia verso le banche, soprattutto dopo le ultime evoluzione del caso Grecia. La paura degli italiani è sempre la stessa: che le banche un bel giorno decidano che per sanare i propri debiti possano usare i soldi dei loro clienti. Una paura che, a dirla tutta, non è poi così insensata. Non mancano quelli che cercano di trovare ristoro in un conto trading Svizzera, anche se ormai sono la minoranza.
E allora cosa fare, tornare al vecchio materasso? Certo in questo modo non si correrà nessun pericolo, se non la possibilità che entrino i ladri in casa, ma al contempo non vi saranno nemmeno interessi e quella cifra, nella migliore delle ipotesi, resterà tale, salvo inflazione. Ma naturalmente chi può permettersi di mettere via qualche risparmio non si accontenta, vuole giustamente avere la sicurezza di vedere incrementare i propri risparmi, ma sicuramente non in banca. Una delle soluzioni d’investimento più contemplate al momento resta il tanto bistrattato mattone. Questo mercato messo così a dura prova dalla crisi offre sempre un certo margine di fiducia. Adesso, infatti, è il momento per chi ha la possibilità, di acquistare e investire. Le case costano poco rispetto agli anni passati, quindi si compra bene, non altrettanto si può dire per chi sta dall’altra parte, il venditore.
Un buon investimento è considerato anche la stipula di una pensione integrativa. Ormai la schiera delle partite iva vere o presunte, è in netto aumento. Di conseguenza anche le pensioni integrative trovano la loro fetta di mercato e ce ne sono alcune decisamente valide. A interessare in questo caso è soprattutto il risparmio fiscale che può essere dedotto dal reddito fino a un massimo di 5.164 euro, in questo modo si pagheranno meno tasse. Non altrettanto conveniente, invece, l’assicurazione sulla vita che ha costi elevati e una rendita non rilevante.