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Il Pentagono presenta il soldato del futuro: sarà come in Call of Duty

soldato del futuro robocop © army.mil
© Army.mil

L’ultima tecnologia militare presentata dal Pentagono potrebbe rendere la guerra molto simile a Call of Duty, il più popolare videogioco sparatutto.

I nuovissimi caschi per la Realtà Aumentata Tattica (TAR) daranno ai soldati maggiore consapevolezza situazionale sul campo di battaglia: potranno mappare e localizzare obiettivi e parlare con i compagni.

Il primo prototipo del TAR è stato mostrato al pubblico durante l’ultimo Pentagon Lab Day, che si è svolto settimana scorsa a Washington.

L’incredibile tecnologia militare, sviluppata dall’US Army Research Lab, aggiungerà elementi artificiali – come icone e grafici – a quello che i soldati vedranno normalmente e provvederà a fornire loro informazioni in tempo reale come mappe, spostamenti e postazioni dei nemici e delle unità amiche.

Tutto ciò sarà possibile grazie al sistema di navigazione, tracciamento e report (HUNTR) applicato ai caschi.

Troppi soldati morti sul campo

Il Pentagono spera che la nuova tecnologia migliori le capacità di manovre dei soldati sul campo di battaglia, li renda più efficienti e quindi contribuisca a salvare più vite di quanto non accada adesso.

Ricordiamo che negli ultimi 10 anni in Iraq e Afghanistan sono morti più di 6.800 soldati americani e oltre 6.900 contractors che lavoravano per gli Usa. Basta fare un rapido calcolo per capire che gli Stati Uniti hanno perso due soldati e due contractors al giorno, ogni giorno, per dieci lunghi anni.

Ecco perché l’US Army ha deciso di correre ai ripari e sostituite l’attuale sistema di GPS e visione notturna in uso ai militari. Attualmente il GPS funziona solo se il dispositivo è geo-registrato con la loro posizione.

I vantaggi del nuovo casco militare

Il nuovo software TAR completerà questo processo in automatico ed è progettato per essere utilizzato in qualsiasi ambiente, sia di notte che di giorno, senza che il soldato debba modificare alcuna impostazione.

Inoltre, il sistema HUNTR si connette alle armi in dotazione al soldato, così da permettergli di visualizzare l’immagine dov’è puntata l’arma. I sensori del sistema forniranno anche informazioni sulla distanza dell’obiettivo.

Queste immagini possono essere trasmesse anche agli altri membri del team attraverso il wireless.

Infine, il TAR è stato progettato anche con il cosiddetto split screen, lo schermo diviso, che permette al soldato di puntare l’arma nella direzione opposta a cui sta camminando per una visione posteriore o laterale, senza esporlo a rischi.

Il video rilasciato dal Pentagono

Basta guardare questo filmato per rendersi definitivamente conto che la guerra è entrata in una nuova era.