Nato contro Russia, Putin reagisce: nuovi sistemi missilistici in Crimea

Per la Nato il nemico pubblico numero uno continua a essere la Russia. Ma Mosca non ci sta a subire passivamente e la reazione di Putin non si è fatta attendere. Ecco il video dei nuovi sistemi missilistici S-400 Triumph schierati in Crimea.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una vera e propria escalation di provocazioni da parte della Nato nei confronti della Russia.
Come se il nemico fosse Vladimir Putin e non il terrorismo islamico finanziato dai sauditi, il sanguinario Erdogan “amico” della Merkel o gli Stati Uniti che hanno esportato la democrazia prima in Iraq e poi, con la Primavera Araba, nel Mediterraneo.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Nonostante questo, l’alleanza atlantica continua a vedere Mosca come il fumo negli occhi.
A inizio giugno, come vi abbiamo raccontato, la Nato ha lanciato in Polonia Anaconda 16, la sua più vasta esercitazione dalla fine della Guerra Fredda, schierando migliaia di soldati provenienti da diversi paesi. Tutti appartenenti alla Nato, ovviamente.

Sergej Viktorovič Lavrov, attuale Ministro degli Affari Esteri della Russia, disse chiaramente che:
“Dai movimenti Alleati al confine consegue il diritto sovrano di garantire la nostra sicurezza con metodi proporzionati ai rischi.”
Passano pochi giorni e la Germania, in un rapporto delle forze armate finito tra le mani dei servizi moscoviti, dichiarava la Russia “una nazione nemica”. Anche in quel caso la reazione fu immediata.

Il Presidente del Comitato per gli affari esteri della Duma di Stato, Alexei Konstantinowitsch Puschkow, specificava che:
“La decisione del governo tedesco di dichiarare la Russia un nemico, mostra la totale sottomissione della Merkel all’amministrazione Obama.”
LA SORPRESINA DI PUTIN ALLA NATO E AGLI USA
Putin sa perfettamente che la Nato è manovrata dagli Stati Uniti. Ma è un genio della politica estera e sorprenderlo con le braghe calate è praticamente impossibile.
Ancor più con l’ultima sorpresina che ha offerto all’alleanza atlantica.

L’avviso era arrivato già qualche settimane fa, attraverso le parole di Alexander Grushko, il rappresentante permanente della Russia presso la Nato:
“Oggi la Nato sta cercando di spostare il suo schema conflittuale sul Mar Nero. I rappresentanti dell’Alleanza Atlantica comprendono perfettamente che non diventerà mai un lago della Nato. Prenderemo tutte le misure necessarie per neutralizzare le minacce e tentativi di mettere pressione alla Russia da sud.”
Dalle parole, i russi sono passati ai fatti.
Come riporta l’agenzia di stampa Sputniknews:
“La Russia schiererà su base permanente in Crimea i nuovi sistemi missilistici S-400, che di fatto chiuderanno i cieli sopra la penisola e preverranno ogni provocazione aerea, difendendo il Paese e la penisola dalle scorribande aeree della Nato.”
I nuovi armamenti sono in grado di colpire bersagli aerei in movimento in un raggio di 400 chilometri.
In sostanza, coloro che cercheranno di sorvolare o violare lo spazio aereo della Crimea di fatto compieranno un’azione suicida. Non c’è alcun dubbio sull’esistenza di piloti coraggiosi della Nato, tuttavia non ci sono kamikaze.
Nato avvisata, mezza salvata.