Storytelling su Lifestyle, Sport, Tech e Food

Guerra all’Isis, l’Italia ha mandato il 9° Col Moschin: ecco i dettagli dell’Operazione

La notizia, data in esclusiva da Daniele Raineri per Il Foglio, è clamorosa: il Presidente Usa Barack Obama aveva chiesto all’Italia un impegno contro l’Isis in prima linea. E il Governo aveva deciso di inviare le Forze Speciali del 9° Col Moschin in Iraq: ecco i dettagli dell’Operazione.

Guerra all'Isis, 9° Col Moschin andrà in Iraq
Guerra all’Isis, 9° Col Moschin andrà in Iraq

Secondo quanto ha rivelato il Foglio, che ha interpellato una fonte della Farnesina, l’Italia ha inviato Forze Speciali sul fronte iracheno per combattere l’Isis:

“Si tratta di trenta incursori del Nono reggimento d’assalto Col Moschin e raggiungeranno un contingente di forze speciali americane in una nuova base militare creata a Taqaddum, tra Falluja e Ramadi – città entrambe controllate dallo Stato Islamico, la seconda è caduta a metà maggio”.

IL 9° COL MOSCHIN SUL FRONTE

Incursori del Col Moschin in azione

Parliamo di uno dei migliori reparti delle Forze Speciali Italiane, un’élite di soldati altamente specializzati e addestrati per combattere nelle peggiori condizioni. Gli incursori del 9° Col Moschin sono famosi in tutto il mondo per la loro capacità d’azione nei più pericolosi scenari di guerra, come hanno già dimostrato in passato sul fronte afghano e prima ancora in Iraq.

Come racconta ancora Ranieri sul Foglio:

“L’amministrazione Obama, aveva chiesto al governo italiano ottanta operatori delle forze speciali nell’ambito di una nuova strategia contro lo Stato islamico, ma il governo ha optato per trenta. Mercoledì i militari sono passati al Ministero degli Esteri per ritirare trenta passaporti diplomatici, che consentiranno loro l’accesso al paese via Baghdad e anche l’immunità diplomatica in caso di complicazioni”.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

Incursori del Col Moschin sul campo
Incursori del Col Moschin sul campo

Secondo quanto rivelato dal Foglio, i soldati italiani svolgeranno operazioni sul campo:

“Outside the wire” (fuori la base, ndr), “assieme alle forze speciali americane, all’esercito iracheno e anche assieme ai clan sunniti locali chiamati a prendere le armi (in teoria) contro lo Stato islamico”.

Il tempo delle chiacchiere sembra essere finito e si passa direttamente alle maniere forti, altrimenti non si sarebbe deciso di inviare gli incursori del 9° Col Moschin a combattere l’Isis. È chiaro a tutti che quando si mette in moto un’operazione del genere, per cui vengono scelti i migliori, si va sul fronte per abbattere il nemico, limitando al massimo il rischio. In uno scenario come quello iracheno un piccolo drappello di 30 soldati altamente specializzati può essere molto più letale di un contingente numeroso ma macchinoso e poco agile.

ALLERTA ANTITERRORISMO IN ITALIA

Dopo Parigi “tocca a Roma “, è questa la minaccia all’Italia che ha accompagnato le celebrazioni dei militanti dell’Isis su Twitter.

L’avvertimento jihadista è stato preso talmente sul serio che il Ministro dell’Interno Alfano, dopo aver sentito il Capo della Polizia, ha disposto:

“Un ulteriore immediato innalzamento dei livelli di sicurezza su tutto il territorio nazionale. L’antiterrorismo italiano è in costante contatto con i corrispondenti francesi per seguire con estrema attenzione ciò che accade in Francia, anche allo scopo di predisporre ulteriori interventi preventivi.”