Storytelling su Lifestyle, Sport, Tech e Food

Forza Italia chiude (finalmente), nasce un altro partito (peccato): ecco la nuova idea di Berlusconi

La notizia, riportata da Liberoquotidiano, potrebbe far sorridere se di mezzo non ci fosse quel diavolo di Silvio Berlusconi: ecco cosa ha intenzione di fare, visti i disastrosi risultati delle amministrative. In Trentino non sono andati oltre il 5%.

Dopo gli ultimi scontri, durissimi, con Raffaele Fitto e gli altri malpancisti di Forza Italia, e dopo i disastrosi risultati delle amministrative 2015 – dove il partito si è fermato al 5% – Berlusconi ha deciso.

Non si è ricreato lo spirito del ’94“, ha confidato il Cavaliere ai fedelissimi, perché tutti “restano sulle proprie posizioni“.

In primis quel Raffaele Fitto, definito dall’ex Cavaliere “uno che procura solo guai“.

L’idea che sta frullando nella testa di Berlusconi è quella di chiudere Forza Italia, perché “cosa me ne faccio di un partito dove non posso difendermi dai contestatori?“, si chiede l’ex premier, “cosa me ne faccio di un partito pieno di debiti perché i parlamentari non contribuiscono economicamente?“. 

Vista sotto questo punto di vista non gli si può certo dare torto. L’ex stratega del Cavaliere, quel Verdini che spinge da sempre per il partito unico con Renzi, sospira: “Lo avevo detto a Silvio che sarebbe finita così, eccoci davanti agli ultimi giorni di Pompei“. Lui ha già abbandonato la barca che affonda e si è riparato tra le calde braccia del Patto del Nazareno, ancora in piedi solo per pochi intimi.

E allora la strategia per il futuro potrebbe essere quella di fondare un altro partito, una sorta di nuovo predellino che raccolga sotto “Forza Silvio” i fedelissimi di Forza Italia e i delusi del Nuovo Centrodestra, oltre a qualche desaparecido politico recuperato alla causa. 

Il piano di Berlusconi, però, si può realizzare a patto che l’ex Cavaliere ottenga nuovamente la possibilità di ricandidarsi e che la legge elettorale, l’Italicum, passi in Parlamento. Sul secondo punto ci siamo, sul primo toccherà capire cosa succederà in futuro.

Solo con questi due presupposti si potrebbe pensare di ricreare un “lista del Presidente” composta da soldati scelti pronti a fare esclusivamente quello che dice il capo. Amen. E buona fortuna, si fa per dire.

Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.