Storytelling su Lifestyle, Sport, Tech e Food

IORIO CONDANNATO/ Tocca alla difesa: parla l’Avvocato Arturo Messere

di Andrea Succi

Quando lo contattiamo, di prima mattinata, ci fa dire che è occupato e richiamerà lui. Di solito questa è l’anticamera del bidone: nessuna intervista verrà concessa. E invece è l’Avvocato in persona che ci richiama, dopo neanche un’ora: “Voi siete quelli che scrivono fesserie”, attacca subito, per fare conoscenza forse. Dipende dai punti di vista. La verità non può essere mai oggettiva, diviene un percorso a ostacoli, da costruire passo dopo passo, e solo il tempo potrà darne la reale definizione. E allora qual è la verità – o almeno una parte – sulla condanna di Michele Iorio? Esiste il cosiddetto Sistema Iorio? O tutto è dettato dal caso? L’Avvocato Messere, giurista di lunghissimo corso, sa dosare parole e pensieri. Ma tra le righe, nemmeno troppo nascosta, c’è la sua (inaspettata) verità.

Il tam tam del centrosinistra e del popolo della rete continua: Iorio dimettiti!

Il mio è un pensiero di un avvocato che non è giustizialista. Nel nostro sistema giudiziario esistono tre gradi di giudizio, esiste la presunzione di non colpevolezza e quindi, fin quando non c’è una sentenza definitiva passata in giudicato, il soggetto interessato da una decisione di condanna è innocente. Questo vale in via generale, a prescindere da quanto accaduto con Michele Iorio.

Ma secondo Lei la morale, l’etica politica, non imporrebbe al Presidente Iorio di dimettersi e poi verificare la presunta innocenza nel corso del percorso giudiziario?

Io non mi interesso di etica. Mi interesso di diritto e procedimento giuridico.

Lei ha parlato di condanna ingiusta: perché?

A prescindere da quella che sarà la motivazione, bisogna verificare se la stessa – che verrà data o che in genere si dà – non sia viziata dal pregiudizio e risponda prima di tutto allo spirito delle leggi. In second’ordine, e sempre a prescindere dalla motivazione, io ho seguito e fatto l’istruttoria dibattimentale, da cui è emersa la piena innocenza di Michele Iorio.

E quindi?

Sia da quella che è stata l’istruttoria dibattimentale, sia da quella che è la norma di cui all’articolo 323, sia da quella che è l’interpretazione che ne hanno costantemente dato la dottrina e la giurisprudenza, dal punto di vista dello spirito della legge la sentenza di condanna è del tutto inspiegabile .

Lei ha anche detto che Michele Iorio fa politica da 30 anni e…

Io non ho detto questo, non mi attribuisca espressioni o commenti che non ho fatto.

Però ha sicuramente detto che una multinazionale come la Bain&Co non si lascia comprare, o non vende una carriera a tempo indeterminato, per la modica cifra di 300 mila euro.

Allora le spiego il mio pensiero, perché a me piace sempre essere chiaro e mi assumo solo la responsabilità di quello che dico e non di quello che mi affibbiano, è chiaro?

Esatto, spieghi bene.

Ribadisco che la sentenza di condanna è ingiusta e faccio queste affermazioni: dal punto di vista tecnico-giuridico Michele Iorio non aveva l’obbligo di astenersi dalle deliberazioni; in second’ordine le deliberazioni non riguardavano problemi del figlio ma avevano per oggetto questioni in cui il figlio non c’entrava minimamente; inoltre nessun ingiusto profitto patrimoniale c’è stato da parte di chicchessia, né da parte della Bain né da parte di soggetti privati, perché il Governatore aveva sempre avuto di mira il perseguimento del pubblico interesse, che ha attuato attraverso quelli che sono stati i due elaborati della Bain; infine, alla Bain è stato solamente pagato – tra l’altro sottopagato – il prezzo del lavoro che ha fatto per i due elaborati.

Ma secondo Lei non è strano che proprio la Bain&Co, dove guarda caso lavora il figlio del Presidente Iorio, sia stata ritenuta l’azienda migliore per svolgere queste consulenze?

Guardi che io ho prodotto in Tribunale – se poi il Tribunale getta ai cardi quello che io produco… – un elenco di tutte le aziende che fanno questo lavoro. E la Bain è la prima.

Quindi è una casualità che il figlio di Iorio lavorasse proprio alla Bain?

Ma non c’è dubbio. Anche perché, come ho detto e dimostrato con la documentazione prodotta, da quando Davide Iorio si è laureato con 110 e lode alla LUISS, egli vive di luce propria e ha avuto mille altri incarichi, è chiaro?, da altre società. Ho dimostrato che ha fatto carriera per merito suo. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Parliamoci chiaro Avvocato Messere: se questa delibera di Giunta non poteva essere votata, allora tutta la Giunta dovrebbe essere in qualche modo perseguibile, giusto?

Ma non c’è dubbio. Eppure questo è un fatto che accade spesso. Io ho un processo, che dovrò discutere a giorni, relativamente alla Giunta di Bojano (in provincia di Campobasso, ndr) dove c’è una richiesta di rinvio a giudizio per determinati soggetti, escludendone uno che si trova nella stessa situazione in cui si trovano gli altri che hanno votato.

E secondo Lei perché Iorio è colpevole e gli altri no?

Io ho le idee chiare, ma preferisco che Lei rivolga questa domanda a chi ha imbastito un processo chiaramente mostruoso.

Dicendo così lascia intendere che il processo è politico più che giudiziario.

Lei l’ha detto.

E di qui a qualche mese di processi ne arriveranno tanti altri, su casi molto scottanti: Turbogas di Termoli, Termoli Jet, Open Gates, Black Hole. Secondo Lei è possibile che si tratti sempre di casualità oppure c’è effettivamente stata qualche “forzatura” di troppo da parte della Giunta? Perché se c’è un Sistema Iorio, e Iorio risulta colpevole, allora anche gli altri suoi sodali dovranno essere ritenuti colpevoli.

Prima di tutto ritengo che non va messo il carro davanti ai buoi. In secondo’ordine a ciascun giorno il proprio affanno.

Lei conviene con me che il problema non è solo Michele Iorio ma tutto il Sistema Iorio, Giunta compresa?

Già ho risposto.

Come ha visto il Presidente dopo la condanna? Perché praticamente è rimasto solo, nessuno dei suoi….

Innanzitutto io ho dato la solidarietà tecnico giuridico al Presidente, e continuo a dargliela ora, perché ho le mie convinzioni ben chiare e ben precise. Per il resto non sono uno psicologo, sono un giurista.

Si, però l’avrà visto, l’avrà sentito…

È sereno, perché ha ascoltato la mia arringa – durata due ore – dove ho spiegato tutti i passaggi. Per altro ho depositato anche una memoria, che per fortuna resta e che i giudici superiori sapranno ben utilizzare.

Probabilmente Iorio sarà infastidito da questa mancanza di solidarietà, dal silenzio che regna nel centrodestra…

Lo deve chiedere a lui.

Ci lascia un contatto diretto?

Non sono autorizzato a darlo.